Faro dell'Antitrust sulle assicurazioni
L'Antitrust mette sotto stretta osservazione le compagnie assicurative. Il presidente Antonio Catricalà vuole vederci chiaro sugli aumenti di prezzo delle polizze che si sono rincorsi negli ultimi mesi, e ha avviato un'indagine conoscitiva per scoprire le ragioni che fanno spendere agli italiani sempre più soldi per assicurare la macchina e il motorino. Le società di assicurazioni sono entrate nel mirino dell'authority dopo un'indagine durata molti mesi sui prezzi dell'RC auto. Lo studio voleva verificare l'efficacia delle riforme di liberalizzazione del mercato delle polizze. Ma ha rivelato invece una situazione critica per i consumatori. Sorvegliata speciale era la norma approvata tre anni fa relativa al risarcimento diretto del cliente. Un provvedimento che permette ai sottoscrittori delle RC auto di chiedere il rimborso dei danni direttamente alla propria compagnia assicuratrice e che secondo l'Antitrust doveva rendere più trasparenti le procedure di liquidazione favorendo il controllo dei prezzi e il confronto tra le offerte delle diverse agenzie. Le cifre però hanno rivelato che le tariffe, anziché ridursi, sono aumentate anche del 30% per l'assicurazione di moto e scooter di media o grande cilindrata, del 22% per i motorini e in media del 15% per l'intero settore. Rincari ben al di sopra dell'inflazione, e che pesano molto nel bilancio delle famiglie italiane, visto che, secondo l'Istat, nel nostro paese l'1,2% del Pil si volatilizza per assicurare tutti i mezzi di trasporto privati. L'Autorità ha deciso di alzare il tiro e ha messo sotto osservazione tutte le politiche di risarcimento e le scelte commerciali dalle compagnie; vuole verificare se ci siano comportamenti scorretti nella scelta dei veicoli da assicurare e dei rischi assunti. Un'indagine che suona come un avvertimento. Subito sostenuta dal coro delle associazioni dei consumatori, che hanno levato gli scudi in difesa dell'iniziativa. La presa di posizione dell'Antitrust ha spinto anche l'Isvap a entrare in gioco. L'autorità che ha l'incarico di monitorare il settore assicurativo si è affrettata a stigmatizzare la politica dei rincari dell'Rc auto e ha ricordato come già da febbraio avesse avviato un'indagine interna al settore per verificare l'efficienza delle politiche di liquidazione. Secondo l'istituto in aprile i prezzi sono cresciuti dell'1,1%; un incremento che si somma ai rincari del 10,6% accumulati già da ottobre a gennaio. Le compagnie ora cercano di correre ai ripari. L'Ania, l'associazione che riunisce le società assicuratrici, ha accusato l'incremento del costo dei sinistri prodotto dalle nuove tabelle di risarcimento e dalle norme sulle classi di merito, ma si è comunque messa a disposizione dell'Autorità. E nella serata di ieri è giunto anche l'ok del garante dei prezzi, Roberto Sambuco, per il quale l'indagine è «opportuna» anche perché, ha sottolineato, in Italia i prezzi hanno galoppato molto più che nel resto d'Europa.