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«Continueremo a investire» sul mercato dei titoli obbligazionari italiani.

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«Abbiamoavuto nel primo trimestre 6,1 miliardi di flussi netti positivi, pertanto continueremo ad investire, non vedo perché non dovremmo farlo». Perissinotto si è soffermato anche sulla situazione dell'euro debole. «Visto che siamo in varie valute per noi rappresenta valenze positive. Abbiamo diversi cambi, quindi abbiamo un effetto positivo e non negativo». Tuttavia, più in generale, «Gli eventi degli ultimi giorni, che hanno visto con difficoltà le autorità delle maggiori economie europee trovare un accordo per sostenere la Grecia e difendere la valuta europea, e quindi, l'Unione europea stessa, sono preoccupanti», aggiunto Perissinotto. «È imperativo che gli stati europei trovino una vera unità attorno a questo accordo e al di là della messa a disposizione di risorse finanziarie, mostrino determinazione e una reale comunione di intenti per uscire dalla crisi e per garantire la crescita e prosperità futura dell'Europa in un mondo sempre più multipolare e competitivo», ha proseguito. «A livello dei singoli paesi, e anche e soprattutto del nostro, occorre lanciare perseguire con vigore le necessarie riforme di struttura e adoperarsi con rigore per il riequilibrio dei conti pubblici e il rilancio della crescita e dell'occupazione», ha concluso. L'ad si è detto convinto che «le assicurazioni e in generale il settore del risparmio istituzionale e gestito possano e debbano giocare un ruolo centrale» in questo momento dei mercati. Questo concetto è valido «soprattutto in Italia dove questo ruolo è ancora inferiore alla media, nel garantire un'allocazione e un'accumulazione efficiente di lungo periodo dei risparmi, ripeto, elemento fondamentale nel rilancio della crescita e della stabilità economica».

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