Generali non soffre la crisi e quintuplica l'utile
Cinquevolte superiore a quello dello stesso periodo del 2009. Le Generali archiviano il primo trimestre dell'anno con un risultato di tutto rispetto. L'utile netto dei primi tre mesi è salito a 527 milioni di euro rispetto ai 104 milioni del primo trimestre dello scorso anno e soprattutto a fronte delle aspettative di mercato che indicavano 477 milioni. Ieri per discutere dei conti si sono riuniti nella sede milanese del Leone tutti i componenti del board. È stato il primo cda dopo l'insediamento di Cesare Geronzi alla presidenza. Geronzi ha sottolineato la buona performance dei conti «nonostante il perdurare di un difficile contesto macroeconomico». E ha messo in evidenza «la capacità d'innovazione e la competitività del Gruppo che ha dimostrato di essere in grado di migliorare la redditività e di corrispondere alle aspettative di una clientela diversificata». E questo è stato possibile seguendo la strategia di «sviluppare la linea tradizionale di tutela del risparmio per rispondere alla crescente concorrenza a livello internazionale». Al risultato operativo del trimestre (1,201 miliardi ovvero +22%) ha contribuito soprattutto l'ottimo andamento del segmento Vita, salito a 866 milioni (+60,8%) che ha beneficiato dell'elevata raccolta (premi a 14,2 miliardi, +25,7%), del miglioramento dei mercati finanziari e del contenimento dei costi. Stabili i premi danni a 6,6 miliardi. A fronte di questi numeri emerge che la vera sfida sarà continuare a crescere e macinare profitti con tassi così bassi e con un ramo danni che soffre. Quanto al resto la strategia del gruppo l'ha esposta Geronzi all'assemblea del 24 aprile. Nella nuova era del Leone ci sarà, ha detto, «un'ulteriore crescita, un forte radicamento in Italia». Possibili acquisizioni si concretizzeranno, ha spiegato, soprattutto guardando a Nord e a Est, e nei paesi dove il gruppo è già presente. I risultati presentati ieri dimostrano che la strada è buona. Il risultato operativo dell'Italia è salito del 26,1% e se i Paesi dell'Est Europa mostrano invece un -22,7% è a causa del leggero peggioramento del combined ratio che resta tuttavia a livelli eccezionali. Confermata l'attesa per il 2010 di un risultato operativo di circa 4 miliardi. Il vicepresidente Bollorè ha poi riferito che la remunerazione di Geronzi è stata ridotta rispetto a quella del suo predecessore. Poi riferendosi all'intervento di Antonio Catricalà sull'opportunità di ridurre la partecipazione di Piazzetta Cuccia in generali, Bollorè ha sottolineato che «Generali è molto fortunata ad avere un azionista indipendente come Mediobanca che le dà stabilità».