Acea rivede la luce
L'annoorribile di Acea, il 2009, chiuso con una perdita netta di 50 milioni di euro, resterà unico. Il 2010 si è infatti aperto con indici economici in forte ripresa. E le proiezioni sui conti dell'intero anno lasciano ben presagire che i riflessi positivi si avranno sull'intero anno. L'utility romana ha chiuso il primi tre mesi dell'anno con un utile netto in crescita del 17,6% dell'utile netto, attestatosi a 38,8 milioni di euro. I ricavi, informa una nota, sono saliti del 6% a 830,2 milioni di euro, mentre il margine operativo lordo (Ebitda) è cresciuto del 21,6% a 154,2 milioni. L'utile operativo (Ebit) raggiunge gli 86,1 milioni, con una crescita del 34,5%, a seguito, spiega il gruppo, di una buona performance operativa in tutte le aree di business. I risultati del primo trimestre 2010, si legge nel comunicato, «confermano i target di crescita del gruppo» e si mostrano «in linea con le aspettative e con il piano industriale», sottolinea ancora Acea. Parole che hanno dato fiducia agli investitori il cui titolo è stato premiato dal mercato con un +1,32% a 7,75 euro. Anche il sindaco di Roma, e primo azionista con il 51%, Gianni Alemanno, ha espresso «apprezzamento» per la trimestrale, vista come «una conferma che la flessione dell'esercizio 2009 era dovuta esclusivamente a fattori transitori di natura straordinaria, oltre che alla pesante situazione economica generale innescata dalla crisi dei mercati finanziari». Secondo Alemanno «l'operatività industriale dell'azienda è sempre stata e rimane assolutamente solida e sta dando convincenti segnali di crescita. Sono convinto che presto anche la situazione del debito sarà gestita al meglio, così come sta avvenendo per le attività aziendali». Di diverso avviso, l'agenzia Standard & Poor's, che ha tagliato a negativo l'outlook sul rating, confermato comunque nella categoria A. Secondo S&P, sarà difficile per Acea riuscire a mantenere dei parametri creditizi in linea con la categoria attuale. Da notare che S&P appartiene al gruppo delle grandi agenzie di rating angloassoni che hanno gettato nel caos la settimana scorsa i mercati con giudizi sui debiti sovrani. Sul fronte delle trattative con i francesi di Gdf Suez, Acea conferma che «non è stato trovato un accordo pienamente soddisfacente e, pertanto, è stata confermata la decisione di avviare un arbitrato internazionale». Confermata anche «la volontà di conferma l'intenzione di partecipare alla prossima gara relativa alla concessione della rete distributiva del gas a Roma, che potrebbe consentire la realizzazione di importanti sinergie operative e conseguenti migliori marginalità totali».