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La disfatta elettorale indebolisce la Merkel

Angela Merkel

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Nel bel mezzo della crisi economica, un'altra tegola sulla testa della cancelleria Merkel. Nello strategico Land «Nord Reno-Westfalia» la sua coalizione di governo è stata battuta dalla sinistra. Spd e Verdi hanno ottenuto la maggioranza. Il crollo della Cdu e dei liberali ha come conseguenza la perdita della maggioranza al Senato federale. Per la Merkel, quindi, proprio nel mezzo della crisi greca, sta per diventare molto più difficile governare il Paese. Il voto veniva considerato come un referendum sui sei mesi di governo della cancelliera Merkel, soprattutto dopo la decisione impopolare dei giorni scorsi di concedere un aiuto miliardario alla Grecia. Il Nord Reno-Westfalia conta 13 milioni e mezzo di elettori, e la sua economia è più o meno pari a quella di Polonia e Repubblica Ceca insieme. Una sconfitta per la maggioranza al Bundesrat, il senato, causerebbe ritardi al programma di governo di centrodestra, tra cui il taglio delle tasse, concordato dopo le elezioni politiche dello scorso settembre. Questo vuol dire che d'ora in poi la cancelliera avrà bisogno di intese con l'opposizione socialdemocratica per molti disegni di legge. Sul piatto non ci sono solo le decisioni future che Berlino dovrà prendere su Atene, la Spd si è astenuta al voto di venerdì scorso sul ddl per la partecipazione della Germania agli aiuti, ma anche su questioni come l'Afghanistan con la maggioranza degli elettori è contraria alla missione, la riforma del welfare, quella sanitaria, quella fiscale e il prolungamento della vita degli impianti nucleari, anche qui la Spd e contraria. Se i dati definitivi confermeranno le proiezioni, il più popoloso land tedesco tornerebbe dopo cinque anni in mani socialdemocratiche. I liberali dell'Fdp, al governo con la Cdu, ottengono il 6,5%, guadagnando uno 0,3% rispetto alle ultime elezioni locali, ma registrano un vero crollo rispetto al quasi 15% nazionale ottenuto alle ultime elezioni politiche. Per una riedizione della coalizione Cdu-Fdp a Duesseldorf non ci sono comunque i numeri. Vanno molto bene invece le opposizioni. Oltre all'Spd i Verdi conquistano il 12,5%, mentre l'estrema sinistra «Die Linke» raggiunge il 6% superando abbondantemente il quorum del 5%. Per il momento, la Cdu si è assunta la responsabilità del fallimento e la Fdp ha fatto capire di avere imparato la lezione. «Abbiamo visto e sentito il colpo di avvertimento: da ciò tiriamo le nostre conclusioni e continuiamo a lavorare con impegno», ha detto il leader dei liberal democratici (Fdp) e alleato della Merkel, Guido Westerwelle. L'Europa intera avrà a che fare con una Germania azzoppata da un esecutivo debole e costretto a continui compromessi. La rabbia e il dissenso degli elettori causati dalla reazione troppo lenta, prima dura e poi concessiva, della cancelliera all'emergenza Grecia sono il grande sfondo della disfatta del centrodestra. A vincere è stata un'altra donna. La candidata di punta dei socialdemocratici (Spd) nel Nord Reno-Westfalia, Hannelore Kraft, ha detto che punta a un'alleanza di governo nel Land tra la Spd ed i Verdi. «I numeri sono ancora da vedere, ma vogliamo governare nel Nord Reno-Westfalia con una coalizione rosso-verde». Angela Merkel durissima fino all'ultimo sul tema della solidarietà con la Grecia e con gli altri Paesi dell'eurozona in difficoltà, appare più indebolita e a rischio che mai. Intanto volano le cifre di disavanzo e debito tedeschi, e le entrate tributarie denunciano un ammanco di 39 miliardi rispetto al previsto.

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