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Borse in calo dopo l'euforia

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Le Borse europee aprono negative dopo l'euforia della giornata di ieri. Francoforte perde l'1,59%, Parigi l'1,78% e Londra l'1,63%. Anche a Piazza Affari indici negativi: Ftse It All -1,74%, Ftse Mib -1,88%. Nonostante il piano europeo e la decisione della Bce di procedere all'acquisto di titoli di stato sul mercato, gli operatori continuano ad avere dubbi sull'effettiva capacità della Grecia e degli altri paesi in difficoltà di ridurre il loro deficit. Per questa ragione, dopo l'ondata di acquisti di ieri tanto sui listini azionari quanto sui bond governativi, sono tornate le vendite. Anche il ministro dell'economia francese Christine Lagarde ha sottolineato come i rialzi a due cifre dei listini siano "una risposta eccessiva" al piano europeo prevedendo una ridiscesa delle borse.   COLPITI I BANCARI - A Milano le vendite colpiscono in modo particolare il settore bancario e quello finanziario che ieri erano stati fra quelli che più avevano contribuito al balzo di Piazza Affari. Intesa Sanpaolo cede il 2,39%, Azimut il 2,29%, il Banco Popolare il 2,12% e Unicredit l'1,94%. Male anche il comparto petrolifero con Saipem che perde il 3,15% e Eni il 2,06%. Fra gli industriali Prysmian cede il 2,11%, Pirelli l'1,23% e Fiat lo 0,91%. In controtendenza si muove invece Telecom Italia (+2,03%) che approfitta di un report positivo di Credit Suisse che ha alzato il giudizio sul titolo da 'underperform' a 'outperform'. Nel comparto si muove in terreno positivo anche Tiscali che balza del 3,72%. Stabile, infine, Bulgari (-0,16%) che dopo i conti di ieri è stata promossa da Citigroup: la banca d'affari ha alzato il prezzo obiettivo da 4,1 a 4,6 euro. Nel resto d'Europa, si muovono bene le Tlc con Bt che sale dell'1,29%. Giù invece le materie prime con Xstrata (-3,85%) e Kazakhmys (-2,94%). Nel comparto bancario, Rbs cede il 3,69% e Bnp Paribas l'1,36%.  

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