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Lazio ricco con i beni statali trasferiti

Il faro di Ponza entrerà nella disponibilità della Regione

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Ora c'è anche un numero su quanto vale il federalismo demaniale. E cioè l'incasso che le Regioni potrebbero contabilizzare dal passaggio dei beni che potrebbero essere trasferiti dallo Stato. Si tratta di una cifra prossima ai Tre miliardi di euro. Un dato esposto ieri dal presidente della Corte dei Conti, Tullio Lazzaro, nel corso di un'audizione davanti alla commissione per federalismo. Un patrimonio «fortemente sperequato» ha detto il capo della magistratura contabile per quanto riguarda la distribuzione e il valore. Dati alla mano, in effetti, se i circa 17.400 beni a disposizione sono distribuiti più o meno uniformemente sul nostro territorio, il loro valore indica un notevole gap tra settentrione e Mezzogiorno. Si parla, infatti, di 1,3 miliardi al Nord contro 756 milioni al Sud. A fare la parte del leone tra le regioni, poi, c'è il Lazio che, in base al trasferimento dei beni, potrebbe contare su 859.751 milioni. Si tratta del 27% del totale del valore trasferibile contro un peso in termini di popolazione residente del 9,4%. Un dato che salta agli occhi se paragonato, ad esempio, a quello della Lombardia dove è localizzato il 9,8% del valore dei beni trasferibili a fronte di un peso del 16% in termini di cittadinanza. Insomma, secondo la Corte dei Conti, nonostante il federalismo demaniale possa rappresentare un «volano» per la riqualificazione dei territori, la «dimensione ridotta dei «valori finanziari» e la forte disomogeneità della distribuzione territoriale rischiano di rendere una distribuzione molto frazionata dei beni, in cui prevalga il solo criterio territoriale, poco produttiva». Secondo l'organo dello Stato, inoltre, c'è il rischio di una moltiplicazione dei contenziosi tra enti interessati al trasferimento, un punto sul quale chiede maggiore chiarezza. Il federalismo demaniale, insomma, rischia di trasformarsi in una «guerra tra poveri» visto che, come spiega la Ragioneria dello Stato, dei 46,8 miliardi di patrimonio a disposizione il rendimento è appena di 189 milioni l'anno. Mentre prendono forma i contorni del primo dei decreti delegati, poi, le opposizioni, Pd in testa chiedono più chiarezza su costi e garanzie della coesione nazionale. «Nessuna tabella - attacca la segretaria del partito di Bersani - è finora arrivata nelle commissioni parlamentari competenti. In questo quadro è sconcertante che il ministro degli Interni Maroni minacci l'interruzione della legislatura se non verrà completato il federalismo fiscale».

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