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Nuova sorveglianza per Intesa SanPaolo. Bazoli presidente

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Quattrosono espressione delle altre tre fondazioni azioniste della superbanca. Gli enti hanno così 14 su 19 posti in consiglio. Dopo mesi di consultazioni e summit, comunque, si chiude la prima vera stagione di nomine in Intesa Sanpaolo quasi interamente espressione delle fondazioni. Generali e Assogestione insediano poi due consiglieri ciascuno, l'Agricole ha un rappresentante. L'attenzione è ora concentrata sul nuovo consiglio di gestione e ancora non si è spenta l'eco per il rifiuto polemico alla candidatura dell'ex ministro Domenico Siniscalco. Giovanni Bazoli, confermato alla presidenza del consiglio di sorveglianza, ha già rivendicato che la scelta verrà effettuata dall'organismo - la prima riunione del cds è attesa per martedì 4 maggio - sentite le proposte del comitato nomine, in «piena autonomia». Intanto, con la nomina di Elsa Fornero (Compagnia) alla vice presidenza assieme a Mario Bertolissi (Cariparo), la prima donna in Italia arriva ai massimi vertici di una banca. Bazoli ha ribadito la propria fiducia sulla bontà del sistema che ruota attorno al mondo delle fondazioni di origine bancaria che «hanno rappresentato al meglio il necessario diaframma tra la sfera pubblica e le aziende bancarie, intese come imprese». Tener fuori la politica «è proprio l'obiettivo che è stato perseguito dalla riforma Amato» che le ha istituite, ha sottolineato.

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