Sì di Berlino agli aiuti per la Grecia Tagliato il "rating" alla Spagna
{{IMG_SX}}Il conto finale degli aiuti necessari per evitare il default dello Stato greco potrebbe ammontare fino a 120 miliardi di euro. La stima è stata formulata da Dominique Strauss-Kahn, direttore del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) e Jean-Claude Trichet, presidente della Banca Centrale Europea, secondo quanto riferito da Juergen Trittin, leader dei Verdi tedeschi, che oggi ha incontrato i due esponenti nel corso della loro visita a Berlino, che punta a superare le resistenze della Germania a sbloccare il primo pacchetto di aiuti. «In gioco oggi c'è più della situazione economica greca» ha detto Strauss-Kahn nel corso di una conferenza stampa. «In gioco c'è la fiducia» di cittadini e investitori, ha aggiunto, evidenziando «la necessita0 di agire in fretta e con decisione». GERMANIA: AIUTI FINO A 8,4 MILIARDI - Il governo tedesco chiederà al parlamento di approvare gli aiuti alla Grecia fino a 8,4 miliardi di euro nel 2010. La proposta sarebbe in una bozza di legge preparata da Berlino. I dettagli dell'accordo verranno specificati nel corso del dibattito parlamentare. Il ministro Wolfang Shaeuble ha spiegato che venerdì i gruppi parlamentari discuteranno la bozza di legge e lunedì il provvedimento dovrebbe essere pronto per l'apoprovazione. Nel frattempo ad Atene Fmi, Bce e commissione Ue dovranno ultimare i dettagli dell'intesa sul programma di aiuti con il governo greco. L'INTERVENTO DELLA MERKEL - In merito alla discussione sugli aiuti ad Atene il cancelliere tedesco ha dichiarato: "I negoziati con la Grecia devono essere accelerati. Spero che si possano concludere nei prossimi giorni". TAGLIATO IL RATING DELLA SPAGNA - Standard & Poor's taglia il rating della Spagna ad AA da AA+. L'outlook è negativo. L'outlook riflette la possibilità di ulteriore taglio qualora il consolidamento dei cionti «dovesse deludere le attese». L'inrtervento sul rating, invece, deriva dalla revisione al ribasso delle prospettive economiche nel medio termine. Secondo l'agenzia, la Spagna «va incontro ad un periodo più prolungato di attività economica stagnante rispetto a quanto previsto in precedenza».