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"I titoli greci sono spazzatura" Anche il Portogallo nel mirino

Crisi in Grecia, manifestazioni ad Atene

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{{IMG_SX}}L'agenzia internazionale Standard And Poor's annuncia di aver declassato il rating sovrano della Grecia, portandolo a livello junk, spazzatura. Il rating è stato tagliato di tre note a BB+. L'outlook resta negativo, il che significa Atene può subire ulteriori abbassamenti di valutazione. Dopo il declassamento della Grecia chiudono in forte calo, ai minimi da due mesi e mezzo, le Borse europee. La Borsa di Atene perde oltre il 6% e Lisbona, declassata a A-, il 5,36%. Giù del 4.19% Madrid. A Londra l'indice Ftse 100 cede il 2,61% a 5.603,52 punti. In calo del 3,28% a 22.036,47 punti l'indice Ftse Mob di Milano. A Francoforte il Dax arretra del 2,73% a 6.159,51 punti e a Parigi il Cac 40 scende del 3,82% a 3.844,60 punti. Intento è stato indetto un vertice straordinario dell'eurozona il 10 maggio. "L'EUROPA NON CI AIUTA" - La Grecia ha bisogno al più presto degli aiuti dell'Ue e dell'Fmi, non potendo più rivolgersi ai mercati nel mezzo di una situazione in cui l'Europa "non ci aiuta". Il grido d'allarme è stato lanciato oggi dal ministro delle Finanze greco, George Papacostantinou, nel giorno in cui ha raggiunto un nuovo record lo spread con i bond tedeschi. "La data cruciale è il 19 maggio, quando scadranno i bond del governo greco per nove miliardi di euro", ha avvertito Papaconstantinou, esprimendo l'auspicio che i colloqui avviati mercoledì scorso ad Atene con la Commissione europea, la Bce ed il Fondo monetario internazionale si concludano la prossima settimana. POCA CHIAREZZA -  "Data la nostra incapacità di rivolgerci ai mercati, entro il 19 maggio la procedura dovrà essere completata, concordata e firmata e dovrà iniziare l'erogazione dei fondi" da parte dell'Ue e dell'Fmi, ha detto ancora il responsabile delle Finanze di Atene, denunciando la "mancanza di chiarezza" da parte dei 27. "La situazione politica in Europa non ci sta aiutando, ci sono frequentemente voci diverse", ha denunciato ancora Papaconstantinou, ribadendo ancora che Atene resta "sotto pressione" da parte dei mercati, che "scommettono contro di noi".   RATING DI LISBONA GIÙ DI DUE CLASSI - Ma la Grecia non è l'unico paese dell'area euro a soffrire sotto il peso dei debiti. Il Portogallo rischia di essere il prossimo. I credit default swaps sul debito del paese lusitano sono aumentati oggi di 33,5 punti a 344,5 punti mentre il differenziale di rendimento dei titoli di Stato a dieci anni rispetto ai corrispondenti bond tedeschi è salito di 34 punti base a 252 punti, segnando i massimi dal 1997, secondo i dati di Bloomberg. Standard and Poor's inoltre ha declassato il rating del Portogallo per il modo in cui sta gestendo l'elevato debito pubblico e la situazione debole dell'economia. Il rating è stato ora abbassato di due note, passa ora a A-, quattro note in pratica sopra il cosiddetto livello "spazzatura".  Il doppio downgrade riflette la considerazione che il Paese "deve affrontare rischi amplificati" sul piano dei conti pubblici. In particolare "avrà difficoltà a stabilizzare il suo rapporto debito/pil" nell'orizzonte di previsione che guarda al 2013.  Le finanze pubbliche "rimangono deboli, nonostante le riforme messe in campo dal governo negli ultimi anni".   PREOCCUPA IL DEBITO DELLE FAMIGLIE - Mentre il debito portoghese, pari al 77% del Pil, è in linea con quello della Francia, a preoccupare gli investitori, spiegano gli analisti, è il debito delle imprese e delle famiglie portoghesi che rappresenta il 236% del Pil ed è superiore a quello di Grecia e Italia messe insieme. Al tempo stesso il tasso di risparmio del paese è il quarto più basso tra i paesi dell'Ocse, secondo i dati della stessa organizzazione. "Gli investitori potrebbero liberarsi dei titoli di Stato portoghesi per proteggersi da un eventuale default del paese, facendo schizzare i rendimenti dei bond e spingendo Lisbona in quello stesso tunnel dove si trova Atene".  

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