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Fiat, ecco il nuovo piano industriale "Spin-off e produzione raddoppiata"

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L'ad Fiat Sergio Marchionne con il neo-presidente Fiat Elkann

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Il neo presidente della Fiat John Elkann e l'ad Sergio Marchionne hanno presentato il piano industriale del gruppo. "Senza incentivi le vendite di auto, in Italia, subiranno una flessione del 30%" ha detto Marchionne, sottolineando che dal 2004 alla prima metà del 2008 il Lingotto ha raggiunto "passo dopo passo, se non superato, tutti gli obiettivi che ci eravamo postì. Il titolo si appesantisce a metà giornata perde il 4% sulla spinta di prese di beneficio". Standing ovation per il giovane presidente da parte degli analisti finanziari presenti.   AUTO SEPARATE DAL RESTO DELLA PRODUZIONE - E' il "momento giusto" per Fiat per muoversi verso un'operazione di spin-off. "Una delle ragioni - ha spiegato Marchionne - è da vedersi nel fatto che il business auto, a causa della partnership con Chrysler e della collaborazione internazionale nello sviluppo dei brand, ha raggiunto una massa critica sufficiente per reggersi sulle sue gambe". Finora, continua, "uno spin-off era impensabile nel momento in cui avevamo la necessità di avere tutte le energie dedicate a recuperare la capacità di generare utili del gruppo.  Ora tuttavia questo processo si è completato, non c'è più ragione per mantenere insieme settori che operano con logiche industriali e finanziarie così diverse. Il concetto di un conglomerato è ormai antiquato e la struttura esistente non serve più ad alcun fine utile".    NOVITA' ENTRO IL 2014 - La Fiat prevede entro il 2014 il lancio di dieci nuovi modelli e sei restyling. Una nuova city car sarà presentata nel 2013 e un modello ingresso B arriverà nel 2012. Nel 2013 toccherà ai restyling di Croma, Multipla e Ulisse. Lo ha detto l'amministratore delegato, Sergio Marchionne, durante la presentazione del piano agli analisti finanziari. Per l'Alfa Romeo sono previsti 7 nuovi modelli e 2 restyling.   IMPIANTI ITALIANI UTILIZZBILI AL 50 % - Secondo quanto riportato da una delle slide che Sergio Marchionne ha presentato agli Investor Day di Fiat in corso al Lingotto, gli impianti italiani possono essere utilizzato più meno al 50% di quanto accade agli impianti stranieri. Mirafiori, Cassino, Melfi, Pomigliano, Termini Imerese e la Sevel di Val di Sangro realizzano il 60% della capacità produttiva quando il personale lavora 235 giorni l'anno su due turni, e scendono al 40% quando si lavori per tre turni su 280 giorni. Al contrario gli impianti di Tychy in Polonia, quello di Kragujeva in Serbia e Bursa in Turchia possono essere utilizzati al 129% e all'81% a 235 e 280 giorni rispettivamente.   RIPARTIRE DA BRASILE - Tra i punti di forza della Fiat Auto, anche nel Piano 2010-2014, ci sono il mercato brasiliano - già il «numero uno» nel 2009, dove l'azienda «prevede di consolidare la sua posizione di leadership» - e l'America Latina in generale. In Brasile, in particolare, è prevista una crescita del 7,4%. Le auto vendute, secondo le previsioni illustrate agli analisti finanziari riuniti al Lingotto, passeranno da 3 a 4,3 milioni. In questo quadro, aumenteranno anche le vendite della Fiat, che supereranno quota 1 milione (oggi arrivano a 737 mila auto), con un incremento del 6,5%. È prevista una quota di mercato del 23,8%. Nel resto dell'America Latina, invece, la stima è di una crescita complessiva del mercato del 6,9%, mentre i volumi Fiat dovrebbero registrare un balzo del 10%, con aumento della quota dal 3,1 al 3,6%. In tutta l'America Latina, dunque, la Fiat prevede di vendere 1 milione e 125 mila auto, con un incremento dei volumi del 6,8%, pari al 15,8% del mercato. FERRARI, UN NUOVO PRODOTTO L'ANNO - Ferrari e Maserati sotto la lente del piano strategico della Fiat. Per i due marchi il 2010 sarà «un altro anno difficile», ha spiegato l'ad Sergio Marchionne nel corso dell'«Investor Day» al Lingotto, ma dal 2011 si tornerà a crescere con «un picco massimo» nel 2012 «quando il mix di prodotti Ferrari sarà nel suo momento migliore». Per la casa di Maranello, infatti, «intendiamo lanciare un nuovo prodotto ogni anno» cercando «opportunità nei mercati emergenti» e «mantenendo un ruolo esclusivo in quelli naturali» con «volumi abbastanza stabili». E i modelli «chiave» del nuovo corso sono nel 2011 l'uscita della nuova 612 Scaglietti e la 458 Spider, nel 2012 la nuova 599 GTB e nel 2013 la rinnovata California. Oltre a questi, Marchionne ha ricordato la nuova serie speciale «Enzo», prevista sempre nel 2012 e che «rappresenta la vera sintesi di performance, sportività e posizionamento del prezzo». Rilevanti anche gli obiettivi per il brand Maserati: «Vogliamo entrare per la prima volta nel segmento E alto di gamma - ha osservato l'ad del gruppo - raggiungendo una quota superiore al 10 per cento, oltre a mantenere la nostra presenza nei tradizionali segmenti G e H». Quanto ai target finanziari, Ferrari e Maserati nel 2014 genereranno ricavi di quasi 4 miliardi di euro rispetto ai 2,2 miliardi del 2009 mentre il margine operativo è ipotizzato tra il 14,2 per cento e il 15 per cento dei ricavi rispetto all'11,5 per cento dell'anno scorso.

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