Rc Auto senza freni In tredici anni aumenti del 130%
Lasensazione degli italiani di essere regolarmente tosati dagli assicuratori che coprono i rischi sulla macchina è diventata una certezza ieri. A certificare la crescita record del costo della Rc auto è stato, infatti, l'autorevole Dipartimento del del Tesoro che ha spiegato in un suo rapporto che in 13 anni i prezzi del comparto sono cresciuti del 131%. Oltre quattro volte di più di quanto accaduto agli automobilisti europei. Lo stesso è avvenuto anche nei servizi finanziari, per gli affitti e i pacchetti vacanza. L'unico settore nel quale si è risparmiato sono state le telecomunicazioni, che oggi costano oltre il 30% in meno rispetto al 1996. E se questo il quadro dei tecnici del ministro Giulio Tremonti è Unioncamere a rincarare la dose: negli ultimi 5 anni le tariffe pubbliche sono aumentate del 15% (5 punti in più dell'inflazione), mentre quelle locali addirittura del 20%. La galoppata di Rc auto e degli altri prodotti assicurativi pone l'Italia saldamente al primo posto in questa voce: al secondo c'è il Regno Unito (+78,6%) e al terzo la Spagna (+67,4%). Per lo studio, sono molte le voci che più insistono sull'economia delle famiglie e che hanno un andamento superiore a quello medio della zona euro e anche a quello degli altri Paesi. Il prezzo dei servizi finanziari (+89,9%), comparto nel quale rientrano anche quelli bancari, viaggia a un ritmo doppio rispetto a Eurolandia, dove l'aumento è del 43%, e quadruplo rispetto alla Francia (+22,2%). Rincari record anche per gli affitti: il +49% dell'Italia è secondo solo al +72,9% della Spagna e superiore al +28,1% della media. L'acqua potabile è invece cresciuta del 68,4% contro il 41% di Eurolandia, i rifiuti del 68,3% (+55,4% in Europa), l'elettricità del 36,2% (+31,9%) e i servizi postali del 37,6% (+27,3%). Sorprendente il caso della benzina: la voce carburanti e lubrificanti in Italia è cresciuta del 36,1%, meno degli aumenti registrati in tutti gli altri Paesi presenti nello studio e anche meno della media europea (+54,9%). A tutto questo, spiega Unioncamere, si aggiunge il netto rincaro delle tariffe: per i rifiuti urbani e per l'acqua il rincaro è stato di circa il 30%, le tariffe postali sono rincarate di circa il 13%, quelle autostradali di circa il 15%, quelle ferroviarie del 26%, mentre per i trasporti marittimi l'impennata è stata di oltre il 38%.