AdR, 5 milioni di utili
Ricavi per 561,8 milioni di euro nel 2009 e un utile netto di 5,1 milioni per Aeroporti di Roma. Ma niente dividendi. La società che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino preferisce tenere in cassa i guadagni. Perché gli ingenti ricavi dimostrano sì una buona tenuta della società romana in tempi di recessione, ma spulciando il bilancio 2009 approvato ieri dall'assemblea degli azionisti, si scopre che proprio i ricavi del Gruppo Adr sono comunque in calo se confrontati ai risultati di un anno fa, quando l'utile era di 8,3 milioni. «Ma la politica di contrazione dei costi operativi del 5% ha fatto salire da 249,6 a 254,4 milioni il margine operativo lordo e ha ridotto l'indebitamento finanziario di 1,7 milioni, portandolo a quota 1.320,2 milioni», spiega Guido Angiolini, che dopo due anni lascia la guida del consiglio di amministrazione a Giulio Maleci, 56 anni, padovano, ex ad di Porto Antico di Genova e Castorama Italia ed ex direttore generale di Upim. Angiolini passerà a Gemina nel ruolo di amministratore delegato. E proprio Gemina, azionista di controllo di Adr con il 95,8% del capitale, ha indicato i membri del nuovo cda, che resterà in carica fino all'approvazione del bilancio 2012. Vi siederà ancora Angiolini insieme a Massimo Pini (che ne diverrà vicepresidente), Stefano Cao, Valerio Bellamoli, Marco Troncone, Piergiorgio Peluso, Clemente Rebecchini, Aldo Minucci, Paolo Roverato, Enzo Mei, Beng Huat Ho (per il neopartner Changi Airport, socio al 5% di Gemina) e Fabrizio Palenzona, che resta presidente di Aeroporti di Roma. Entro il 30 giugno il board passerà da 13 a 14 membri con la nomina del rappresentate di Regione Lazio, Provincia di Roma e Comune di Fiumicino, titolari del 3% delle azioni. Bilancio «buono» nonostante la flessione del 3,5% del traffico passeggeri. «Ma Fiumicino - sottolinea - Angiolini - è l'aeroporto che ha perso di meno in Europa. Londrà è sceso del 4,2%, Monaco del 5,4% e Amsterdam addirittura dell'8,1%». Il primo trimestre del 2010 promette, invece, bene con un incremento del 7,4% dei viaggiatori. Che, però, spendono meno in cibi e prodotti elettronici. A Ciampino la riduzione è addirittura del 15,1% a passeggero. Anche le compagnie aeree puntano al risparmio e richiedono in misura minore il noleggio di pontili d'imbarco e i servizi di assistenza a terra: la flessione è del 4,9%. Pure la vendita diretta di prodotti nei duty free di Adr è scesa del 6,4% per cento. E così a Fiumicino la riduzione complessiva del fatturato nel giro di un anno è stata del 4,9% e a Ciampino del 22,2%.