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Il peggio sembra essere alle spalle e Atlantia, la holding che controlla Autistrade per l'Italia, torna a vedere rosa.

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E,forte di una solida posizione finanziaria, che conta 4,6 miliardi risorse finanziarie a medio-lungo termine, punta sull'accelerazione del suo piano di investimenti in Italia, con un ulteriore incremento del 15%, rispetto al 2009, con interventi per 1,5 miliardi. Il tutto senza trascurare il fronte estero con obiettivi di consolidamento in mercati come Brasile, Cile e India. Sono queste le strategie illustrate dall' amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, nel corso dell'assemblea degli azionisti, che ieri ha anche sancito il passaggio delle consegne alla presidenza del gruppo tra Gian Maria Gros-Pietro e Fabio Cerchiai. È presto per fare cifre, ha premesso Castellucci, ma, sicuramente, per i conti 2010 si può parlare di «miglioramento». Il bilancio 2009 si è chiuso con ricavi consolidati pari a 3,611 miliardi di euro, in aumento del 3,9% rispetto al 2008, mol pari a 2.204 milioni di euro (+4,2%) e utile netto in flessione del 6% sul 2008 a 691 milioni di euro. Castellucci ha sottolineato che Atlantia può tornare ad aumentare del 10% il dividendo quando «il recupero economico sarà tangibile e concreto». Ieri l'assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,746 euro per azione, in crescita del 5,1% rispetto al 2008, con la distribuzione a maggio prossimo di un saldo dividendo di 0,391 euro per azione Gian Maria Gros-Pietro che ora passa le consegne a Cerchiai, ha rivelato che «l'unico rimpianto è quello di non essere riuscito a fare il grande progetto di fusione con Abertis e creare il numero uno mondiale in questo settore». Ad alimentare positive aspettative ci sono i segnali di ripresa del traffico pesante. Per questo, ha sottolineato il top manager, «mi sono arrischiato a dire che l'anno peggiore del ciclo economico è superato. Questo non vuol dire che il 2010 e il 2011 saranno facili, ma non così difficili come sono stati i primi mesi del 2009». Ottimismo, dunque, ma con prudenza. Castellucci ha spiegato che c'è totale serenità sulla sostenibilità dell'accelerazione del piano di investimenti. Gli interventi messi in campo da Autostrade per l'Italia, ha ricordato, sono pari a 20,6 miliardi e quindi le società controllate si attestano a quota 1,4 miliardi.

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