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Il Comune conferma i vertici Acea

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Il presidente Cremonesi e l'ad Staderini saldi in sella. Nel cda entra Caltagirone jr

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.La strategia del Campidoglio è di non smuovere nulla nei vertici dell'utility. Pertanto il Comune di Roma, azionista di maggioranza con il 51% ha confermato tutti i componenti del consiglio d'amministrazione. Ieri sono state depositate le liste in vista dell'assemblea. Nella lista del Campidoglio figurano l'attuale presidente Giancarlo Cremonesi, l'amministratore delegato Marco Staderini e gli altri tre consiglieri uscenti: Paolo Bassi, Luigi Pelaggi e Andrea Peruzy. Unica novità l'ingresso di Francesco Caltagirone jr, presidente di Cementir e figlio di Francesco Gaetano Caltagirone, socio con il 9,4%. Massimo Caputi si era dimesso circa un mese fa e ora esce anche Marco Maria Bianconi. Nessuna indicazione, per ora, sulla lista dell'altro azionista forte, cioè il francese Gdf-Suez che detiene il 9,9%. L'assemblea per la nomina del nuovo consiglio d'amministrazione è convocata per il 29 aprile. La partita di Acea si intreccia con il rinnovo dei vertici della Camera di Commercio. Si tratta di una partita spinosa ma che dovrebbe essere alla stretta finale. Il presidente dell'Unione industriali di Roma Aurelio Regina ieri ha ricordato che c'è una data fissata, quella dell'8 giugno e entro questa scadenza si dovrebbe trovare un accordo. La nomina del presidente della Camera di Commercio della Capitale potrebbe avere un impatto su Acea qualora dovesse essere scelto Cremonesi. Il nome dell'attuale presidente dell'utility continua a circolare con insistenza. Scoperta la poltrona di Cremonesi, Staderini potrebbe salire alla presidenza e come amministratore delegato si cercherebbe una figura esterna magari con un profilo più tecnico. Questo è lo scenario che viene delineato in ambienti finanziari. La conferma dei consiglieri del Comune equivale anche a una conferma della strategia finora portata avanti in merito al rapporto con Gdf-Suez. Sempre aperte le due soluzioni, ovvero trovare un accordo con i francesi per liquidarli o rivedere gli equilibri interni. Sullo sfondo anche la strada dell'arbitrato internazionale.

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