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Damiana Verucci Le imprese romane intravedono una flebile luce in fondo al tunnel della crisi, ma la strada per l'uscita è ancora piuttosto lunga.

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Ilrapporto Uir-Isae presentato ieri dal presidente Aurelio Regina nella sede di Palazzo Valentini accanto al Presidente della Provincia Nicola Zingaretti, è un rapporto con luci e ombre. La fiducia misurata su un campione di 800 imprese e di 200 consumatori è tornata ai livelli del 2008, prima ancora che si iniziasse a parlare di crisi, trainata dal settore manifatturiero e dai servizi. Più debole risulta, invece, la risalita delle costruzioni dove l'indicatore rimane sui livelli del trimestre precedente, mentre nel commercio l'indice cresce di un punto raggiungendo valori nettamente superiori rispetto ai minimi ciclici toccati tra la metà del 2008 e la prima parte del 2009. Proprio il commercio, però, proiettato nell'immediato futuro, registra attese meno favorevoli dovute ad una diminuzione degli ordini in presenza di aumenti dei prezzi praticati dai fornitori. Aumenta anche l'ottimismo dei consumatori romani, seppure con un ritmo di crescita più moderato rispetto ai passati trimestri: l'indice sale dall'87,1 di ottobre a 87,8 di gennaio. A pesare su tutti i settori produttivi, così come sulla fiducia dei consumatori, c'è l'occupazione che resta al palo ed è il vero punto di debolezza in questo momento, come sottolineato da Regina, dell'economia romana. Altro problema ben noto ma ancora lontano dall'essere risolto, l'accesso al credito: la situazione della Capitale, rispetto al resto d'Italia, è sempre stata migliore, ma nel quarto trimestre i dati tendono ad uniformarsi a quelli nazionali a dimostrazione che per le imprese romane c'è in questo momento una maggiore difficoltà di ottenere credito, seppure quasi del tutto concentrata sulle grandi imprese e nel settore energia. Due i pilastri, secondo il presidente della Uir, per rilanciare l'economia capitolina: infrastrutture e innovazione, con un occhio attento alla sfida delle Olimpiadi 2020, che potrebbe rappresentare il vero volano su cui fare squadra, imprenditori e istituzioni. Un appello accolto da Zingaretti che si è detto pronto a «una collaborazione istituzionale proficua per la crescita del territorio».

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