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Il caro benzina pesa sul week-end pasquale

Un distributore di benzina

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Da stamattina, gli italiani hanno iniziato a riversarsi sulle strade e autostrade della penisola per il consueto "esodo" del weekend pasquale. Per i rientri, il "bollino rosso" scatterà lunedì 5 aprile, alla sera, e martedì e mercoledì nella mattinata. Ma quest'anno la gita fuori città fra pizze pasquali e colombe avviene col portafogli più leggero: il pieno di carburante, che sia diesel o benzina, secondo i calcoli delle associazioni dei consumatori costa dieci euro di più che nella Pasqua dell'anno scorso. Allora la benzina costava in media 1,2 euro al litro, adesso è sopra gli 1,4 euro. STANGATA ANTICIPATA - Il prezzo del petrolio sale (ieri il barile ha sfiorato gli 85 dollari), ma nelle pompe la stangata è arrivata due settimane fa: la benzina costa fra tra 1,408 e 1,422 euro/litro, il gasolio tra 1,234 e 1,249 euro/litro. Un problema tutto italiano, lo ha detto chiaramente ieri il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, che non esclude il ricorso a un decreto legge: "Occorre una riforma per superare il divario del prezzo della benzina tra Italia e i Paesi Ue. Non abbiamo mai escluso la possibilità di un decreto legge che finora non è stato possibile assumere anche perché è necessario discuterne con i neoeletti presidenti delle regioni". In concreto, Saglia indica che "la riforma prevista dal Governo intende armonizzare gli interessi delle imprese e dei consumatori rilanciando il tema delle liberalizzazioni. I prezzi potranno scendere anche incrementando self e iper self fino all'80%". I PETROLIERI NON CI STANNO - I Prezzi dei carburanti come si è detto sono pressochè fermi da due settimane, stando alle rilevazioni di QuotidianoEnergia, anche se da questa mattina Shell ha ritoccato di 0,3 centesimi il prezzo di riferimento della sola verde, portandosi così a 1,422 euro/litro, mentre restano ferme tutte le altre compagnie. Per questo i petrolieri non accettano le critiche e ribadiscono "l'assoluta correttezza di comportamento delle compagnie" e smentiscono "qualsiasi collegamento o ipotesi di variazioni legate alle festività pasquali" dei rialzi applicati due settimane fa.  

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