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L'ad resiste all'assalto Banca unica slitta ad aprile

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Madopo le polemiche di lunedì sera, che hanno visto le Fondazioni socie mettersi di traverso rispetto alla prevista approvazione del piano di riorganizzazione, la mediazione portata avanti dal vicepresidente Palenzona, ha sortito il suo effetto. Meglio trattare ora, in un momento delicato come la presentazione dei risultati prevista oggi. E così è stato. Quello che doveva essere una resa dei conti si è tramutata in una tregua. Un mese di tempo, e cioè fino al 13 aprile nuova data del cda, per mettere in campo la diplomazia. Ma il fossato resta. A contrastare Profumo sono le Fondazioni che lo avrebbero messo all'angolo per avere una cedola più consistente dopo un anno di astinenza. Ma fonti bancarie confermano a Il Tempo che a opporsi alla rivoluzione sarebbero le burocrazie interne che con la "banca unica" perderebbero potere. Una fronda nemica che ha un obiettivo preciso: usare lo stallo per trovare un compromesso onorevole su un'eventuale uscita del manager. Al quale sarebbe stata prospettata anche una buonuscita per lasciare il timone senza strappi. Il mese concesso servirebbe anche a facilitare un accordo in questo senso. Fil.Cal.

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