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Mediobanca, prima mossa ai francesi

Cesare Geronzi

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Anche i francesi scendono in campo per la grande partita di primavera dell'economia italiana. E cioè la presidenza delle Generali e la contestuale, possibile, necessità di sostituire l'attuale presidente di Mediobanca, Cesare Geronzi, se lo stesso arrivasse sulla poltrona della compagnia triestina. Ieri è stata la volta di Vincent Bollorè, finanziere bretone socio di Piazzetta Cuccia a dare un nuovo piccolo tassello del mosaico che ancora stenta a prendere forma. Alla domanda se sia il caso che a Piazzetta Cuccia cambi la presidenza Bollorè ha risposto con un enigmatico: «Sto riflettendo». E stesso criptico messaggio il francese ha dato sul futuro presidente delle Generali. «I giochi si faranno a fine marzo, inizio aprile, nel Comitato Nomine di Mediobanca. Poi ci sarà l'assemblea di Generali e, successivamente, la nomina del presidente da parte del cda». Nessuna designazione esplicita e neanche apertura. «Troppo presto per dare un'indicazione precisa» confermano a Il Tempo fonti vicine al dossier che indicano una prima ipotetica definizione dei giochi per le nomine solo nella seconda metà di marzo, in tempo cioè per presentare liste definite all'assemblea del gruppo assicurativo. Secondo gli osservatori la sortita di Bollorè avrebbe lanciato un primo segnale. Il definitivo pensionamento di Antoine Bernheim, attuale presidente di Generali, ormai arrivato alla soglia degli 85 anni, ma ancora disponibile per continuare il suo mandato. Come detto le parole di Bollorè non hanno dato un'indicazione di via libera da Geronzi che resta con un profilo molto basso nella fase attuale. Pur avendo sempre smentito il suo interesse per Trieste la sua investitura aprirebbe una partita collegata per la presidenza di Mediobanca. L'ex presidente di Capitalia avrebbe bisogno di un sostituto di fiducia per avere una sponda e soprattutto per non perdere la possibilità di esercitare un'influenza sulla partecipazione nel gruppo Rcs Corriere della Sera. Le prime certezze usciranno comunque dal comitato nomine di Mediobanca. Lì i sei membri: Bollorè, Geronzi, Tronchetti Provera, Rampl, Nagel e Pagliaro dovranno trovare la quadra per evitare il passaggio, più rischioso, della decisione al cda.

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