Fiat smentisce lo scorporo dell'Auto dal gruppo

LaFiat è attualmente impegnata nella preparazione del piano Strategico 2010-2014 e «ogni notizia circa ipotizzate operazioni straordinarie e relativi modalità, tempi, perimetro e valori è frutto di congetture, nate al di fuori del Gruppo». Torino ha risposto in questo modo al tormentone dello spin off, come lo stesso amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, lo ha definito a Ginevra, e che continua a tenere banco sulla stampa italiana. La Consob ha chiesto chiarimenti alla Fiat, prima della riapertura dei mercati e l'azienda ha risposto che si tratta «solo di congetture». Il vicepresidente John Elkann, in un incontro con i soci torinesi del Rotary, dice di sognare «una Fiat più grande, di una grandezza che non sarà mai a scapito dell'Italia, con il cuore e la testa a Torino». C'è anche chi ha ipotizzato la convocazione di un cda straordinario prima del 21 aprile, giorno in cui Marchionne presenterà a Torino il Piano Strategico per il prossimo triennio. Ma anche su questo, la smentita dell'azienda è stata netta. Prima di quella data c'è solo l'assemblea degli azionisti, il 26 marzo, per deliberare sul bilancio 2009. L'ipotesi dello scorporo è piaciuta al mercato tant'è che il titolo Fiat venerdì ha chiuso in rialzo dell'1,79% a 8,53 euro.