I francesi alla conquista del mercato energetico italiano
.Lo scenario è molto fluido e le prospettive sono allettanti. Il settore, con la ripresa alle porte, potrebbe conoscere un rapido sviluppo. Se poi al comparto elettrico si aggiunge quello del nucleare su cui il governo intende andare avanti, la situazione diventa ancora più interessante. Così i gruppi francesi, già posizionati in Italia, si stanno attrezzando per mettere radici più profonde. Il sistema elettrico italiano è costituito da un mix di fonti costose e con clienti abituati a pagare molto. Quindi basterebbe acquistare quote di mercato ai bassi prezzi consentiti dalla crisi per avere un vantaggio nell'immediato futuro. Quanto al nucleare, che si faccia o meno, è bene metterci il cappello sopra. Ecco quindi che Gdf Suez afferma di essere interessato alle centrali atomiche e non solo. L'amministratore delegato Mastrallet, presentando i risultati del 2009, ha ribadito di «voler crescere la presenza sul mercato italiano» precisando che il nucleare sarà un «mattone di questa strategia». Questa comprende anche Acea alla quale i francesi, azionisti al 9,98%, hanno lanciato una sorta di ultimatum, affinchè decida il da farsi. Ma c'è anche un altro operatore d'oltralpe che scalpita. Si tratta di Edf. Azionista di Edison al 50%, avrebbe tutte le intenzioni di acquistare un ulteriore 31% dalla milanese A2A e dai suoi partner, del valore di 1,6 miliardi. Edf userebbe un mix di asset dell'energia e di cash. Alcune indiscrezioni dicono che A2A non sarebbe contraria a cedere la sua partecipazione in Edison per ridurre il debito e per finanziare gli investimenti nel nucleare. L'operazione potrebbe anche includere il trasferimento di una centrale da 1.000 megawatt in Italia ad A2A come forma di compensazione. Il presidente del Consiglio di gestione di A2A, Zuccoli, finora smentisce tutto, dicendo che non c'è nessuna trattativa in corso con i francesi. Il quadro però resta in movimento. Tant'è che mentre i francesi sostengono che non c'è fretta nel rinnovare i patti parasociali tra i due soci, per Zuccoli occorre arrivare a breve a una decisione. La questione degli assetti proprietari di Foro Buonaparte è stata aperta lo scorso anno dallo stesso Zuccoli con la richiesta di una revisione dei patti parasociali. La grande sfida di Edf è il nucleare. Ma su questa partita gioca in accordo con l'Enel che avrà un ruolo guida nell'operazione. La prima centrale dovrebbe essere avviata entro il 2013 per vederla funzionante nel 2020.