Liti sul lavoro
IlSenato ha approvato definitivamente la legge sui lavori usuranti, sull'apprendistato e sulle controversie di lavoro. I voti favorevoli sono stati 151; i contrari 83; gli astenuti 5. La legge, all'articolo 31, prevede gli arbitrati in caso di controversie di lavoro. Il provvedimento prevede infatti nuove norme che consentono al lavoratore, a seguito di un accordo con il proprio datore di lavoro, di affidare la soluzione di una controversia ad un arbitro che deciderà «secondo equità», vale a dire senza dover rispettare una serie di diritti difesi dalle leggi in vigore, a partire dall'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Numerosi i tasselli significativi del disegno di legge che vede la luce dopo due anni di navetta fra Camera e Senato. Fra gli altri, l'apprendistato a 15 anni che ora conta come un effettivo anno di scuola; la pensione di anzianità che scatta tre anni prima per chi fa lavori usuranti ed è invece elevabile fino a 70 anni e con 40 anni di contributi per dirigenti medici e sanitari del Sistema sanitario nazionale. L'approvazione non ha mancato di creare polemiche tra governo e sindacati. Una nota del ministro del welfare, Maurizio Sacconi ha spiegato che «a seguito di un lunghissimo iter parlamentare, partito con la legge Biagi, dalla quale furono stralciate le norme relative, giunge ora a conclusione la possibilità di risolvere le controversie in materia di lavoro attraverso l'arbitrato». «Saranno tuttavia i contratti collettivi di lavoro - ha aggiunto Sacconi - a regolare la materia secondo quanto concordato con tutte le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, tranne la cgil. Il diritto sostanziale del lavoro, incluso l'articolo 18 dello statuto - ha concluso sacconi - non è stato minimamente toccato».