La corruzione cresce su una burocrazia ottusa e soffocante
Estirparedel tutto la pianta del malaffare è impossibile. Ma perché ricorrono periodicamente denuncie di uomini che in qualsiasi gradino collocati operano al di fuori della legalità? Con imprenditori che prendono la scorciatoia, grazie alle mazzette? Il problema è complesso e non credo si possa risolvere con denuncie di impotenza. L'Italia è così: non c'è nulla da fare. Senza voler fare dell'ottimismo di maniera sono convinto che il nostro, alla radice, sia un Paese sano che dà prova di se di fronte alle avversità. Bisogna però essere consci che una delle cause stimolanti il malaffare deriva da una burocrazia ottusa e soffocante. E che con le sue "brache bianche" taglieggia su tutto chiedendo il pizzo. Chi fa politica non può avere la mentalità del burocrate. Nel rispetto di regole particolari per l'uomo pubblico, il politico deve avere quel senso di moralità necessaria per governare la cosa pubblica. Questa è di tutti ma è gestita da pochi. Molte incrostazioni derivano da un passato basato sul compromesso democratico. Che non ha significato sana dialettica tra maggioranza ed opposizione. Bensì un blocco sul fare che ha condotto a quel grosso debito pubblico base, di preoccupazioni e malaffare. L'economia ha bisogno di persone che intraprendano, sappiano rischiare e abbiamo fiducia della cosa pubblica. I corrotti andranno colpiti duramente senza bisogno dei proclami dei tanti pseudomoralisti che ci sono in giro.