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Fiat, in cig anche i colletti bianchi

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Sergio Marchionne

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La cassa integrazione non risparmia i colletti bianchi della Fiat. Agli enti centrali di Mirafiori, testa pensante del Lingotto, scatta il provvedimento per i dipendenti dell'Auto, della Powertrain e degli Acquisti, in gran parte impiegati, dal 22 al 28 marzo e dal 6 all'11 aprile. «La Fiat ha dato i dividenti agli azionisti e mette in cassa integrazione i lavoratori: non si fa così, non bisogna dare i dividendi quando c'è crisi», tuona il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, mentre l'Ugl ritiene opportuna «una convocazione del gruppo a Palazzo Chigi». A marzo andranno in cassa integrazione 1.200 lavoratori dell'Auto, nella seconda settimana il numero salirà a 2.400, quasi il 50% del totale degli interessati. Il provvedimento riguarda anche 400 dipendenti della Powertrain di Mirafiori e Torino Stura, che salgono a 800 nella settimana di aprile e gli Acquisti. Il calo degli ordini di auto non porta solo cassa integrazione. Da lunedì alle ex Meccaniche di Mirafiori, oggi Powertrain, diminuiranno i turni: al montaggio si scenderà da 18 a 15 alla settimana, alla lavorazione da 18 a 17. «Temiamo che per i colletti bianchi - commenta il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo - sia solo l'inizio. La Fiat continua ad adeguarsi al mercato con la cassa integrazione. L'azienda guarda più fuori Italia che in Italia». «È una storia - osserva Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic - che si ripete. È la conferma che la testa pensante si sta spostando sempre più verso l'estero». Il futuro della fabbrica di Termini Imerese tiene sempre banco. «Ci sono acquirenti potenziali, sarà compito della Fiat, del governo e della Regione Sicilia trovare la soluzione per altre produzioni adeguate», dice il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Anche per la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, tra le proposte ci sono «iniziative di valore». «A Termini Imerese - sottolinea il presidente del Senato, Renato Schifani - deve esserci l'impegno di tutti, istituzioni, imprenditori e società civile per mantenere i posti di lavoro». Scettico Epifani: «Passa il tempo e non si concretizza nessuna ipotesi. Non ci sono binari su quali lavorare». Un appello a «battere la Juventus per gli operai della Fiat di Termini Imerese» arriva dai tifosi del Palermo al capitano Fabrizio Miccoli e ai giocatori in vista dell'incontro di domenica prossima a Torino. Ai cancelli della fabbrica Fma di Pratola Serra Avellino), Susanna Camusso attacca il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola: «sta con i lavoratori solo a parole».

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