Antonio Buonfiglio «La pesca riparte con Sistema Mare»
Ilsottosegretario del ministero delle politiche agricole si è speso molto per il mondo della pesca mettendo in pratica la sua delega riferita proprio all'ittica. Così nasce «Sistema mare». Una struttura per riportare sinergia a un comparto distrutto dalle cattive visioni e dalla spartizione delle competenze. Insomma, prove da ministro? «Non direi questo, mi sembrerebbe eccessivo. Certamente abbiamo recepito una necessità e si è cercato di dargli una voce. La legge Bassanini nello stravolgimento dei ministeri aveva cancellato il ministero della marina mercantle spacchettandone le competenze: dal ministero dell'ambiente a quello dell'infrastrutture, passando per i catasti e le regioni. In poche parole manca al nostro Paese un coordinamento che metta insieme tutti gli attori del mare». Non mi dica che si tratta della solita tavola rotonda? «Assolutamente no, stiamo parlando di ben altro. Cerco di spiegarmi partendo dal principio: “Sistema mare” nasce come strumento amministrativo, che inserisce in un unico sistema tutti gli attori per riuscire a recepire i fondi europei, poi successivamente abbiamo pensato di trasformare questa struttura in un mondo di riferimento per tutto il comparto». Cioè spendiamo male i soldi provenienti dall'Europa? «La verità e che non li spendevamo affatto. Quando sono arrivato, mi sono reso conto che mancava un sistema integrato dedicato ai fondi europei che ci permettesse di sfruttare i ben 850 milioni che l'Europa mette a disposizione del mondo della pesca». Va bene ma qualcosa sarà pure stato fatto? «Certo, ma il grande difetto è stato la mancanza di qualunque visione». Il Lazio come vive questo momento difficile per la pesca? «Con i suoi 400 kilometri di costa, fino a poco tempo fa occupava il 5 per cento del settore, poi a causa di una cattiva gestione regionale i dati sono peggiorati. Dobbiamo rispettare l'ambiente ma non possiamo dimenticarci di tutelare i pescatori e concentrarci sui dati economici. Anche in questo caso “Sistema mare” sarà d'aiuto in quanto per noi è un ottimo strumento di governance e per il cittadino uno strumento agile che abbatte notevolmente la burocrazia».