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BRUXELLES L'Europa è pronta a intervenire per aiutare la Grecia e salvaguardare la stabilità della zona euro se questo si renderà necessario.

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Questol'accordo politico raggiunto dai 27 leader della Ue, contenuto in una dichiarazione congiunta tesa a frenare gli attacchi speculativi non solo alla Grecia, ma anche ad altri Paesi dell'euro. Una dichiarazione alla quale i mercati sembrano però aver reagito con scetticismo. Anche perchè nessuna intesa definitiva è stata invece raggiunta sul pacchetto di strumenti da adottare in caso di rischio default della Grecia e di future situazioni di emergenza in altri Paesi di Eurolandia. Alcune proposte concrete sarebbero già state presentate da Germania e Francia. Ma nessuna anticipazione: «Non faremo il gioco della speculazione», ha detto il presidente francese, Nicolas Sarkozy, nella conferenza stampa congiunta con la cancelliera, Angela Merkel. Varie le ipotesi sul tavolo: le più gettonate sono quella dei prestiti bilaterali concertati con la Ue e quella dell'accensione di linee di credito sul modello Fmi. Ma anche garanzie concesse da alcuni Stati sul debito greco, o il versamento anticipato dei fondi Ue. E ancora, seppur meno gettonate, le ipotesi di un'intervento della Bei e dell'emissione di eurobond. Infine, il possibile ricorso a prestiti dell'Fmi, sponsorizzato dal premier britannico, Gordon Brown, ma inviso ai vertici di Eurolandia. Alla definizione dettagliata del piano si lavorerà comunque «nei prossimi giorni e nelle prossime settimane», a partire dalle riunioni di Eurogruppo ed Ecofin di lunedì a martedì. Non c'è voluto molto tempo perchè i 27 si mettessero d'accordo su come procedere. Il vertice era stato preparato da due riunioni convocate in tutta fretta e svoltesi in teleconferenza: la prima dell'Eurogruppo, la seconda del board della Bce. L'intesa, poi, è stata di fatto raggiunta in una riunione tra i principali protagonisti della vicenda, che in mattinata ha preceduto il vertice vero e proprio slittato di due ore a causa della neve, nelal versione ufficiale. Ma che verosimilmente è stato deciso proprio per permettere la «ristretta», durata circa tre ore. E alla quale hanno partecipato, oltre a Merkel e Sarkozy, il presidente stabile della Ue, Herman Van Rompuy, il premier greco Giorgio Papandreou, e il premier spagnolo e presidente di turno della Ue Josè Luis Zapatero. Presenti anche il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, e quello della Bce, Jean-Claude Trichet.

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