Fisco, incassati 130 milioni Boom di redditi per i tassisti
«Afronte di una significativa riduzione del numero dei controlli basati sugli studi di settore, che sono passati da 72.956 a 56.483 - ha detto il direttore delle Entrate, Attilio Befera - è raddoppiata la maggiore imposta accertata media». L'Agenzia delle Entrate ha anche detto che sarà valutato l'impatto della crisi sui contribuenti sottoposti agli studi, artigiani, commercianti e piccole imprese. «Ma se qualcuno sfrutterà la crisi per fa passare evasione - ha detto Luigi Magistro, direttore dell'Accertamento - saremo inflessibili». Il 2008, anno in cui è cominciata la crisi, è stato comunque un periodo redditizio per i tassisti che, tra i contribuenti sottoposti agli studi di settore, guidano la classifica delle categorie che hanno maggiormente visto aumentare il proprio reddito (+5,9%); al secondo posto le officine che riparano auto e moto (+4,7% il reddito nel 2008 rispetto al 2007); non è andata male neanche ai tabaccai (+3,5%). In media, tra contribuenti in utile e in perdita, nel 2008 i soggetti degli studi hanno avuto ricavi pari a 237.000 euro e redditi pari a 32.000 euro. I redditi sono diminuiti del 5,5% rispetto al 2007 (-1,9% se si considera i soli contribuenti in utile). La crisi ha pesato in maniera pesante sulle agenzie di mediazione immobiliare, che hanno visto in un anno una perdita di reddito del 16,6%. Giù anche i redditi dei commercianti di abbigliamento e calzature (-12,3%), dei venditori di carburante per autotrazione (-11,9%), di alberghi e motel (-9,7%) e di orologiai e orefici (-9,2%). Per quanto riguarda invece l'evasione, il volume d'affari non dichiarato risulta pari al 14,9%.