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Crolla la produzione. Il Lazio si difende

Lazio, produzione in calo

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È già tempo per fare i bilanci della crisi economica che ha picchiato duro nel 2009. A essere colpita è stata, secondo l'Istat, soprattutto l'industria che ha lasciato sul tappeto il 17,4% della produzione e registrato il dato peggiore dal 1991, primo anno di confronto delle serie storiche. Un duro colpo, inferto maggiormente nell'area settentrionale del Paese dove massima è la concentrazione di aziende. Meglio invece, per la struttura più terziarizzata della sua economia, è andata invece nel Centro Italia e soprattutto a Roma e nel Lazio. Il 2009, secondo i dati Istat, è stato un anno da dimenticare, soprattutto per metallurgia e macchinari con cali di produzione vicini al 30%, il 2010. È l'Isae a Il Tempo a confermare che nel 2009 l'economia di Roma e della provincia ha tenuto testa alla recessione. I dati dell'indagine congiunturale del quarto trimestre 2009 non sono ancora pronti ma i ricercatori confermano che il trend resta lo stesso dei primi tre trimestri. E cioè che la regione ha perso in percentuale meno della media nazionale. Non solo. Nell'area romana si registra una forte ripresa delle aspettative a breve termine delle aziende. Un buon auspicio insomma per il 2010 che potrebbe vedere ora riaffacciarsi il segno positivo sulla crescita a livello nazionale. Il Centro studi Confindustria (Csc) ha stimato per gennaio un aumento della produzione dello 0,8% su dicembre, che compenserebbe il -0,7% congiunturale registrato a dicembre su novembre. Analizzando i dati corretti per gli effetti di calendario emerge che è il comparto della metallurgia quello che segna il calo più consistente (-29,1% sul 2008), seguito dalla fabbricazione di macchinari e attrezzature (-28,7%) e dalla fabbricazione di apparecchiature elettriche (-26,8%). Mentre i beni strumentali e quelli intermedi hanno registrato cali superiori al 20%, i beni di consumo hanno retto meglio alla crisi grazie alla tenuta della domanda. La fabbricazione dei mezzi di trasporto ha perso un quarto della produzione (-25,2%). All'interno del comparto l'auto ha perso il 21,3% nonostante il boom della produzione, trainato dagli incentivi, segnato a dicembre.

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