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Il Pil Usa fa volare le Borse

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Il Pil Usa ha messo le ali agli scambi di una Piazza Affari fino a quel momento incerta sulla direzione da prendere. Con il +1,24% che guadagna il Ftse All-Share e il +1,36% del Ftse Mib, Milano, come il resto d'Europa, possono finalmente mettersi alle spalle la negatività delle ultime due sessioni che avevano fatto dubitare della sostenibilità del rally degli ultimi 10 mesi, quando le Borse hanno macinato guadagani su guadgani. Milano era partita bene dopo la chiusura in netto ribasso di Wall Street e delle piazze asiatiche ma aveva poi rallentato ed era passata brevemente anche in rosso. Alle 14.30 è arrivata la bella notizia: l'economia Usa nel quarto trimestre è cresciuta del 5,7% battendo le attese che davano il Pil attorno al 4,6%. Da quel momento sono fioccati gli ordini di acquisto che hanno visto il resto delle Borse europee chiudere in una forbice compresa fra il +1,37% di Parigi e il -0,03% di Zurigo. Ben comprata Fiat che sale del 4,16% a 9,1 euro riagguantando quella quota dei 9 euro che aveva perso quando in chiusura segnava un calo del 2,56% a 8,77 euro. Il titolo del Lingotto avanza del 4,16% a 9,13 euro con 43,7 milioni di pezzi scambiati (il 4% circa del capitale ordinario) più del doppio della media degli ultimi 30 giorni, che è di 22,9 milioni. Bene anche la controllante Exor che avanza del 4,18% con forti volumi. La performance del settore è stata molto forte anche a Francoforte. Sul Dax la regina è infatti stata Bmw (+4,77%), spinta dalla prospettiva di guadagni in rialzo per via delle vendite in Cina, Usa e Germania, che ha trainato anche Volkswagen (+3,72%) e Daimler (+3,42%). Quanto al Lingotto ieri era anche il giorno dell'incontro con le parti sul futuro di Termini Imenese. Bene le banche con UniCredit (+3,96%) che torna sopra quota 2 euro a 2,04 nell'ultimo giorno dell'aumento di capitale da 4 miliardi. Denaro anche su Intesa Sanpaolo (+1,46%) e Mediobanca (+0,95%). Vendite invece su Banco Popolare (-2,12%) e Ubi Banca (-1,58%) nel giorno in cui un giornale rilancia le voci di un possibile connubio fra i due gruppi.

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