Draghi: "Governi d'accordo per una riforma della finanza"
"Includendo tra i disoccupati l'equivalente di forza lavoro delle ore erogate di CIG, il dato italiano sulla disoccupazione sale a 10,1% in linea con quello europeo", lo scrive il centro studi Confindustria nella Congiuntura flash rilevando che a dicembre il tasso di disoccupazione in Italia e' stato dell'8,5% contro il 10,0% nell'Area euro. "E il trend resta ascendente: a dicembre la percentuale di imprese che si attendeva una riduzione del numero di addetti (28,6%) era ancora nettamente superiore a quella che prevedeva un incremento (9,7%), benche' si fossero stabilizzate le opinioni sulle condizioni operative aziendali". Dai confronti a porte chiuse sulla crisi a margine del forum di Davos emerge «una volontà condivisa nel voler portare avanti la riforma del sistema finanziario con un impegno di tutti in questa direzione». Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, indicando che dagli incontri emerge il consenso di «governi, politici, economisti, banchieri, regolatori». Draghi ha parlato di «volontà condivisa», di una volontà «da parte di tutti nell'impegnarsi in questa direzione», quella del portare avanti una riforma del sistema della finanza. Il governatore di Bankitalia lo ha detto dopo un nuovo incontro a porte chiuse, di due ore, questa mattina, tra i «world economic leader» a margine del forum di Davos. Come già ieri, sera questa mattina sono stati visti entrare alla riunione ministri delle Finanze, come la francese Christine Lagarde e l'inglese Alistair Darling. C'era il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Summers. Ed è arrivato il commissario europeo Joaquim Almunia, per un vertice oggi allargato anche a banchieri e industriali. Altri incontri ci saranno in giornata per continuare a fare il punto, con una valutazione comune, sulla crisi e per portare avanti il tema di più stretta attualità di una riforma per banche e sistema finanziario. «C'è una comune volontà di impegnarci su questo fronte», ha detto Mario Draghi lasciando il congress center di Davos dopo la riunione di questa mattina. Il governatore della Banca di Italia partecipa a questa serie di confronti al vertice (ieri con banchieri centrali, organizzazioni economiche internazionali, ministri delle finanze; oggi allargata anche a politici, banchieri e manager) nel suo ruolo di presidente del Financial Stability Board creato per monitorare ai massimi livelli crisi e strumenti di intervento.