Sud, meno tasse e un bonus per i giovani
Nel Mezzogiorno si punterà sui giovani, con «bonus» per riportare i talenti fuggiti al Nord o all'estero, e sulle imprese, con l'obiettivo di capitalizzarle e portarle in Borsa. Ma anche su meno tasse. Sono alcuni dei punti previsti nel piano per il Sud del governo anticipati dal ministro Claudio Scajola in un'intervista al quotidiano «Il Mattino». «La bozza del piano Berlusconi per il Sud è praticamente pronta», afferma il titolare dello Sviluppo Economico che preannuncia la presentazione del documento «a metà febbraio». Priorità, spiega, saranno «arrestare l'aumento del divario tra il Sud e il Centro Nord e creare le condizioni affinché il Mezzogiorno possa crescere anche a tassi superiori». Per il ministro non è «determinante» la questione delle risorse, quanto «puntare sull'impresa, sullo sviluppo dell'attività imprenditoriale, sulla creatività dei giovani meridionali». Quindi la proposta di «misure per agevolare il ritorno al sud dei troppi giovani che hanno lasciato le loro regioni per andare a lavorare al Nord o all'estero». Per quanto riguarda le imprese saranno previsti «incentivi per la quotazione in Borsa di aziende meridionali, oggi praticamente assenti dal listino». Tra le forme per incentivare lo sviluppo imprenditoriale anche l'idea della «Banca del Sud che potrà emettere obbligazioni detassate da collocare presso investitori istituzionali e famiglie per convogliare il risparmio privato». La «fiscalità di vantaggio — spiega ancora — è uno degli strumenti, che va però concordato con l'Unione europea». «La crisi non è del tutto superata — afferma Scajola a proposito del dibattito generale sulla riduzione delle tasse —, dobbiamo tenere fermo il rigore dei conti pubblici perché uno sfondamento del deficit e del debito sarebbe un disastro per tutti. Tuttavia l'impegno a ridurre le tasse resta una priorità del governo Berlusconi e del Pdl». La replica del Pd è arrivata dal responsabile del forum Progetto Mezzogiorno del partito di Bersani, Umberto Ranieri. «C'è da augurarsi — dice — che questa sia la volta buona e che il governo voglia realmente, dopo un succedersi di annunci, avanzare misure concrete per affrontare la grave situazione economica e sociale in cui si dibatte il Mezzogiorno. Perché fino a questo momento il governo non ha avuto alcuna politica per il Sud».