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Fiat, operai cassintegrati Scajola contro Marchionne

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Fiat, proteste a Termini Imerese

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La decisione di attuare la cassa integrazione da parte della Fiat «non è opportuna e in questo momento rende più difficile questa vertenza». Lo dice il ministro dello Sviluppo Claudio Scajola parlando a SkyTg24 e ricordando che pur avendo contatti continui con la Fiat «non sapevamo che avesse deciso» la Cig. Scajola, in vista del tavolo aperto su Termini Imerese, esprime comunque l'augurio «che si possa rannodare il filo». Raffaele Bonanni (Cisl): «scelta cig è un modo singolare di procedere. Qualcuno lo chiamerebbe un ricatto». Razelli (Anfia), cig è fatto puramente industriale, e senza incentivi 2010 vendite giù a 1,7 mln. A Pomigliano nuove proteste dei precari. Sulla questione anche Raffaele Bonanni (Cisl): "È singolare chela Fiat s'incontri con noi prima di Natale, decidiamo di fissare un altro appuntamento dopo Natale, e nel mezzo ci fa trovare 30mila cassintegrati". Il leader della Cisl commenta la decisione del Lingotto di chiudere gli impianti del gruppo l'ultima settimana di febbraio e la prima di marzo. "E' un modo molto singolare di comportarsi qualcuno lo chiamerebbe ricatto". In Borsa Fiat allarga le perdite. Le azioni del Lingotto sono passate in fondo al Ftse Mib, cedendo il 3,17% a 9,16 euro, con volumi molto sostenuti (15,18 mln di pezzi contro una media di seduta di 20,69 mln). Tre i motivi alla base delle vendite, spiega Stefania Guetta di Twice sim. Il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha annunciato che per l'auto sono allo studio nuovi incentivi, ma per una cifra più bassa e per un periodo più breve. In secondo luogo, «la cassa integrazione, che rende tutto più difficile», con lo stop di due settimane annunciato per Mirafiori e Melfi. In terzo luogo Toyota, che ha dovuto sospendere la vendita di otto modelli a causa di problemi tecnici. Insomma, «oggi non ce n'è una che vada a suo favore», chiosa l'analista.

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