Si ammalano meno statali
Ilnuovo allungamento delle fasce di reperibilità a casa per gli statali malati dà ragione al ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta. La possibilità per il medico fiscale di bussare a casa del malato per più ore ha infatti ridotto a dicembre il tasso di assenteismo. A dirlo è stato lo stesso Brunetta i tassi di non presenza sono ritornati a livelli «fisiologici-virtuosi». Intanto parte dal ministro una nuova offensiva verso quegli enti che ancora non forniscono i dati sulle consulenze: senza risposte, scatteranno le ispezioni della Guardia di Finanza. Mercoledì scorso il decreto che ha allungato l'orario di reperibilità per i dipendenti assenti in malattia è stato pubblicato in Gazzetta, ma il ministro aveva già inviato all'inizio di dicembre una circolare coercitiva per allungare da quattro a sette le ore di reperibilità («grosso modo l'orario di lavoro», ha commentato lo stesso Brunetta aggiungendo che è «una via di mezzo» perché ancora prima erano nove). Ora gli statali non potranno allontanarsi da casa dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, compresi giorni festivi e non lavorativi. Per il ministro, la «variabile regolatrice» risiede proprio nelle fasce di reperibilità: «se le estendi e si fanno i controlli previsti l'assenteismo è fisiologico, se si restringono scattano comportamenti opportunistici». E poi, ha detto ancora, i «fannulloni esistono dove ci sono i cattivi dirigenti». In base al monitoraggio mensile l'aumento delle assenze per malattia a dicembre, rispetto allo stesso mese del 2008, è stato dell'8,6% contro un circa 30% di incremento di ottobre e novembre. Tenendo conto del diverso andamento del picco dell'influenza tra il 2008 e il 2009 (per la A), le assenze segnano solo un +6%. La riduzione interessa anche la scuola e, in particolare, gli insegnanti (+8,4%). I giorni di assenza sono tornati sui livelli di dicembre 2008 quando si era registrata una riduzione del 37%. «Conto che a gennaio si possa avere un dato ancora migliore», ha detto Brunetta, il quale ha riferito che da agosto, dopo aver ridotto a quattro ore le fasce, si è notata una preoccupante ripresa dell'assenteismo, trend poi proseguito a settembre e ottobre. Da qui la rimodulazione delle fasce. Il ministro ha lamentato che tuttora molti enti non rispondono all'obbligo di legge di comunicare entro dicembre all'Anagrafe delle prestazioni tutti gli incarichi di consulenza. Può essere che non li hanno, ma può anche essere che violano la legge. Il ministro ha aggiunto, quindi, che farà un'indagine suppletiva tornando a chiedere i dati. «Senza risposta - ha detto - manderò gli ispettori del ministero».