Enel cede a Unicredit 500 milioni di crediti della Pa

Cosìsempre più spesso si ricorre a operazioni per trasformarli in liquidità sonante. È il caso di Enel che, alla fine del 2009, ha ceduto alla Unicredit Factoring, specializzata nello sconto dei crediti, un pacchetto di oltre 500 milioni di euro di bollette per energia erogata alla pubblica amministrazione. Si tratta di uno schema che ha consentito di sbloccare una serie di somme sicuramente certe perché legati a forniture alla pubblica amministrazione ma con tempi di incasso più lunghi considerata la cronica mancanza di risorse fresche nelle casse degli enti pubblici. L'operazione ha seguito uno schema classico. Enel ha ceduto le sue fatture a UniCredit Factoring che si premurata di notificare ai debitori la cessione formalizzando con gli stessi accordi per consentire loro la possibilità di ottenere ulteriori dilazione a tassi agevolati. La parte bancaria pagherà alla scadenza a Enel il corrispettivo dei crediti mentre i debitori, alla scadenza degli impegni, potranno usufruire della dilazione onerosa concordata. Un sistema che consente ai debitori di ottenere una maggiore flessibilità nei pagamenti e un alleggerimento della pressione dei fornitori sull'amministrazione. Per Enel invece i vantaggi si sono concretizzati in una maggiore certezza sui flussi di incasso visto che è stata acquisita una maggiore certezza della data dei pagamenti ed è stata ottimizzata la tesoreria. Non solo. La società guidata dall'ad Fulvio Conti ha ottenuto anche un abbattimento degli oneri legati all'incasso dei crediti e un risparmio dei costi finanziari per effetto del miglioramento dei tempi d'incasso. A mettere al tavolo i vari attori dell'operazione che Unicredit factoring (guidata dall'ad Fausto Galmarini) ha intenzione di proporre anche ad altre grandi realtà aziendali italiane che intrattengono rapporti con la Pubblica amministrazione una società privata, la Pgbgroup, di proprietà dell'imprenditore romano, Piergiorgio Bassi. F.C.