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Consumi in crisi. Il Lazio tiene

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La frenata nei consumi di beni durevoli nel 2009 è stata meno pronunciata nel Lazio rispetto al resto del Paese. È il dato che emerge dall'Osservatorio di Findomestic Banca che indica nella regione una contrazione del 6% rispetto al -7,5% della media nazionale. La spesa complessiva è stata di 6,1 miliardi (6,57 miliardi nel 2008). In controtendenza rispetto all'andamento in calo è risultato il comparto delle auto nuove con una spesa complessiva nella regione di oltre 2 miliardi e un incremento sull'anno precedente dello 0,8%. In «rosso», invece, il comparto delle auto usate con un pesante -13,5%. Flessione a due cifre anche per moto e scooter (-12,1% a 258 milioni). Da notare nel Lazio il sostegno dato al segmento degli elettrodomestici bruni (televisori e decoder) dal passaggio al digitale terrestre: la spesa è rimasta pressoché invariata rispetto all'anno precedente (-0,2% a 353 milioni). Entrando nel dettaglio, il reddito pro capite nel Lazio si attesta a 18.792 euro (-0,5% rispetto al 2008) mentre Roma conferma il primato nel reddito pro capite (19.523 euro) e nella spesa media familiare per beni durevoli rispetto alle altre province della regione. Le famiglie del Lazio hanno acquistato nel 2009 più auto rispetto alla media nazionale (+13,9% le immatricolazioni contro una media italiana di +8,4%). In difficoltà il settore dei motoveicoli, che fa registrare un calo del 10,9% nelle immatricolazioni (contro un flessione media in Italia del 5%). Il risultato migliore tra i beni durevoli lo ha fatto registrare nel Lazio il settore dell'informatica per le famiglie, in crescita (+0,9%) rispetto al 2008, che si attesta a quota 132 milioni di euro. In flessione il comparto dei mobili per la casa: questo settore chiude l'anno facendo segnare una contrazione del 7,4% a fronte di una spesa totale di 1.458 milioni di euro. Si tratta di un dato in linea con quanto fatto registrare nel resto del Paese, dove la contrazione complessiva dei consumi rispetto al 2008 per questo tipo di beni durevoli si valuta attorno al 7,3%. Infine, un cenno ai tassi applicati per il credito al consumo: «sono contenuti», secondo il punto di vista di Findomestic Banca, operatore tra i leader del mercato italiano. Secondo gli ultimi dati della Banca d'Italia, i tassi a novembre non hanno seguito la tendenza flettente del mercato per le altre tipologie di credito, ma sono risultati stabili confermandosi a un livello medio dell'8,34% (invariato rispetto a ottobre).

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