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Ifil-Exor, chiesta la condanna di Grande Stevens e Gabetti

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Questoha detto il pm Giancarlo Avenati Bassi chiudendo la sua requisitoria al processo legato alla complessa operazione finanziaria che, nel settembre del 2005, permise all'Ifil di restare il soggetto di riferimento della Fiat. Il magistrato, alla presenza del procuratore capo Gian Carlo Caselli, ha proposto due anni e sei mesi di reclusione (più 500 mila euro di multa) per Franzo Grande Stevens, due anni per Gianluigi Gabetti (400 mila) e un anno e sei mesi (300 mila) per Virgilio Marrone. Per Ifil e Giovanni Agnelli&C., chiamate in causa come persone giuridiche, la sanzione invocata è di 700 mila euro. Al vaglio del tribunale c'è il comunicato, diffuso il 24 agosto 2005, con cui Torino, rispondendo a un quesito della Consob, annunciava che nonostante si fosse alla vigilia della scadenza del convertendo con le banche non erano in programma e nemmeno allo studio iniziative sul titolo Fiat. Il pm ritiene che quelle affermazioni fossero false e, per dimostrarlo, ha parlato cinque ore alternando l'ironia al diritto.

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