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Il flagello di Attila che avrebbe dovuto colpire duramente l'umanità era stato chiamato influenza suina.

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Notiziadi questi giorni. I vaccini vengono svenduti, perché sono rimasti in magazzino a dspetto di chi paventava che non fossero sufficienti. Grazie a Dio l'epidemia pare sventata. Ma viene un sospetto. Questi pseudo esperti mondiali erano sinceri e si sono sbagliati oppure erano al soldo di qualcuno? Di giustizialisti ce ne sono già abbastanza e di certo non vogliamo farne parte, aumentandone la schiera. Certamente dobbiamo trarne una morale. Non è che, nel mondo, ci sia troppo abbondanza di gente che, pontificando, ci vuole predire il futuro? Anche il Papa lancia il monito e invita a non far conto "su imporbabili pronostici e nemmeno sulle previsonmi economiche pur importanti" ma basarci sulla fiducia in noi stessi che costituisce la base del nostro futuro, che come dice Tremonti "dipende solo da noi". Ecco, la fiducia dovrà costituire la stella cometa da seguire per uscire definitivamente dalla crisi causata da una finanza avventurosa e infetta. I fatti economici sono la conseguenza dei comportamenti umani. Gli uomini si esaltano o si deprimono a seconda delle circostanze. Non tutti hanno il sangue freddo, come il principe di Condè che dormì profondamente la notte primna della battaglia. Sta a chi ha responsabilità spargere fiducia che non è un ottimismo di maniera, ma quello della ragione. A dispetto di tante prefiche che invece di agire feriscono e colpiscono con le loro previsioni buttate giù, secondo la circostanze, a caso.

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