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Inflazione mai così bassa dal '59

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Il tasso di inflazione nel 2009 si è attestato al +0,8%, il livello più basso da 50 anni. Secondo l'Istat per trovare un dato più basso bisogna andare indietro fino al 1959, quando l'inflazione segnò un -0,4%. Nel 2008 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività aveva registrato un +3,3%. Nel 2009 anche l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) ha segnato un +0,8% (+3,5% nel 2008). Su dicembre pesano trasporti e tabacchi - L'inflazione a dicembre 2009 è invece salita all'1% annuo dallo 0,7% di novembre (+0,2% su base mensile), spinta soprattutto dall'andamento dei prezzi di trasporti, servizi e tabacchi. In particolare, i trasporti ferroviari, fa sapere l'Istat, hanno registrato un incremento del 6,3% su base congiunturale e dell'11,9% rispetto a dicembre 2008; le tariffe aeree sono invece aumentate del 12,3% rispetto al mese precedente, mentre hanno segnato un calo del 17% nel confronto annuo. In crescita anche i prezzi dei servizi assicurativi, che a dicembre hanno segnato un +0,6% su base congiunturale e un +5,3% su base tendenziale. I tabacchi hanno invece messo a segno un incremento del 2,3% rispetto a novembre e del 5,4% rispetto a dicembre 2008. Roma, +0,2 rispetto a novembre - Relativamente al comune di Roma il dato di dicembre 2009 ha registrato una variazione dell'Indice dei Prezzi al Consumo per l'Intera Collettività Nazionale (Nic) del +0,2% rispetto al mese precedente e una variazione annua del +0,9%. Per l'ufficio Statistica e Censimento del Campidoglio i capitoli di spesa che fanno registrare variazioni congiunturali maggiormente significative in assoluto sono le bevande alcoliche e tabacchi (+1,8%); ricreazione spettacolo e cultura (+0,7%); trasporti (+0,5%); comunicazioni (-0,3%). Viaggi e vacanze più cari - I gruppi di voci di prodotto che hanno registrato una variazione mensile positiva sono risultati i seguenti: trasporti aerei (+12,3%), pacchetti vacanze tutto compreso (+11,8%), trasporti ferroviari (+6,4%), tabacchi (+2,3%), servizi ricreativi e culturali (+2,1%) e giornali e periodici (+1,2%). Sono invece diminuiti: apparecchi per il trattamento dell'informazione (-3,3%), apparecchiature e materiale telefonico (-1,8%), combustibili solidi (-1,3%) e frutta (-0,8%). Le variazioni tendenziali più consistenti in assoluto si osservano invece per i trasporti ferroviari (+11,7%), servizi postali (+11,2%), oreficeria ed orologeria (+10,4%), affitti reali (+7,7%),carburanti e lubrificanti (+7,6%), trasporti marittimi e per vie d'acqua interne (+7,5%), trasporti aerei (-17,0%), supporti per registrazione suoni e immagini (-9,5%), apparecchiature e materiale telefonico (-7,9%) e apparecchi fotografici e cinematografici (-7,7%). "C'è un calo, ma non basta" - L'inflazione nel 2009 è calata "ma non abbastanza", considerata la contrazione dei consumi che ha caratterizzato l'anno della crisi appena trascorso. Così il Codacons commenta il dato reso noto dall'Istat. Per l'associazione questo dato "va rapportato alla crisi economica in atto, che ha prodotto una diminuzione dei consumi, anche questa senza precedenti storici. Anzi, a fronte di un calo della domanda così consistente, che ha visto calare persino i consumi di beni necessari come gli alimentari, il tasso di inflazione - sostiene - avrebbe dovuto essere addirittura negativo e non positivo. Se questo non è accaduto è solo perchè in Italia siamo ben lungi dall'essere in un libero mercato e ci sono ancora troppi ostacoli alla concorrenza".  Per questo l'associazione di consumatori chiede al Governo di liberalizzare il settore del commercio.    

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