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Scudo fiscale Ha vinto la concretezza

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Moltine hanno approfittato altri lo potranno. Il Governo ha disposto la proroga. L'Italia è il paese delle polemiche e voci stonate hanno fatto una levata di scudi contro un provvedimento che ha fatto riportare in Italia circa cento miliardi di euro, con un introito per lo Stato di quasi cinque. A coloro che erano contrari ricordo la parabola del figliol prodigo. Se si vanno a rileggere le dichiarazioni dei vari Ministri delle finanze, queste avevano tutte un comune denominatore: la lotta alla evasione. Tralasciando l'economia sommersa, regno della evasione e fonte anche di redditi trasferiti all'estero, rispondo a taluni che mi hanno chiesto come mai molti italiani hanno esportato illegalmente soldi all'estero. Dove non solo sono stati trattati male ma hanno avuto rendimenti negativi, causati da alte commissioni e cattive gestioni. Dopo la guerra il pericolo comunista - ora superato - ha indotto molti a comportamenti poco patriottici. Si è demonizzato un guadagno generato da sacrifici e inventiva ma c'è stato chi ha suggerito rifugi più sicuri. Bisognava far rientrare in Italia i capitali e Tremonti ha inventato lo scudo che consente l'anonimato e chi si è ravveduto. I nostri politici, ovvero alcuni di questi, dovrebbero comprendere che l'etica è una bella parola. La gente che non è stupida vuole concretezza. Il potere è bello ma deve avere una contropartita: l'onestà intellettuale che richiama e riscuote fiducia. Chissà se il nostro popolo non si convinca che è meglio tenere la ricchezza prodotta in Italia, dove forse viene meglio custodita.

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