Ponte sullo Stretto, c'è la prima pietra
IlPonte sullo Stretto di Messina ancora non c'è. Ma non è più solo un sogno. Da ieri la posa della prima pietra è diventata una realtà con i lavori per la deviazione della linea ferroviaria tirrenica in corrispondenza di Cannitello, in Calabria. «Stiamo rispettando i tempi che ci eravamo assegnati per la ripartenza delle opere pubbliche. Oggi (ndr) ha dichiarato il ministro delle infrastrutture, Altero Matteoli - partono con puntualità anche i primi lavori propedeutici al ponte sullo Stretto e nel prossimo anno proseguiranno anche sulla costa siciliana. Si tratta di lavori indispensabili per avviare la costruzione del manufatto, ma necessari a prescindere dal ponte. Un'opera che il governo ritiene prioritaria e per la quale sono stati compiuti tutti i passi necessari e non facili per realizzarla». I lavori per la linea ferroviaria hanno un valore di circa 26 milioni di euro ed è la prima fase del più ampio progetto di spostamento a monte della linea ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria, che renderà disponibile circa 4 chilometri di waterfront tra Villa San Giovanni e Santa Trada. I lavori sono stati affidati al contraente generale Eurolink. Le attività di costruzione della nuova linea ferroviaria dureranno 18 mesi e vi parteciperanno principalmente imprese locali. Il ponte, secondo Matteoli, «non sarà una cattedrale nel deserto, come i critici dell'opera sostengono, sarà invece una infrastruttura, unica al mondo, che genererà sviluppo, occupazione e crescita economica e che, a cascata, determinerà la realizzazione di altri interventi infrastrutturali necessari alla calabria e alla sicilia. Secondo l'ad dello Stretto di Messina, Pietro Ciucci, il 2009 «è stato un anno decisivo. Abbiamo superato tutte le problematiche dovute al blocco dell'opera del 2006. Presto saremo in grado di avviare anche le prime opere propedeutiche sul lato siciliano».