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Zaia: l'anno del rinascimento agricolo

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.Lui inizia la sua campagna elettorale per diventare governatore Pdl della regione Veneto. Lo farà come Luca Zaia, leghista, non certo come ministro anche se «manterrò l'incarico nel pieno dei poteri fino a quando e se gli elettori mi vorranno alla guida del Veneto». In quel caso lascerà il dicastero di Via XX Settembre «con nostalgia» e al suo posto andrà Giancarlo Galan. La conferenza stampa di fine anno per il ministro dell'Agricoltura Zaia, quest'anno è un po' il bilancio dei 20 mesi del suo mandato: «È stato un anno cruciale per l'agricoltura italiana, un anno che ci ha visto impegnati su diversi fronti, in un contesto economico internazionale non facile, con gli agricoltori italiani ed europei costretti a confrontarsi con un forte squilibrio tra costi di produzione e prezzi e con la flessione dei consumi. Ma abbiamo raccolto la sfida. Ultimo, in ordine di tempo, quello che si puo' considerare a tutti gli effetti il nostro piano strategico per l'agricoltura: la Finanziaria, in cui c'è il piano strategico anti crisi, il 70% dei finanziamenti che chiedevano gli agricoltori a cominciare dal fondo di solidarietà nazionale di 877 milioni di euro al fondo per l'accesso al credito di 20 milioni di euro e ancora al finanziamento per la stagionatura dei formaggi di 10 milioni di euro. Nell'anno del «rinascimento agricolo» si è svolto il primo G8 dell'agricoltura della storia; varata la legge sulle quote latte; è stato l'anno dei negoziati europei e del consolidamento dell'asse italo-francese; sono state elaborate linee strategiche e il piano industriale di rilancio dell'ippica. Ma al primo posto, sempre, la sicurezza alimentare e la promozione del Made in Italy dal codice agricolo alla legge sull'etichettatura dell'olio d'oliva. E per Natale Zaia invita tutti a festeggiare con lo spumante dall'etichetta da lui stesso voluta «Brindo Italiano». Le prime ad aderire a quest'invito sono state le reti televisive che brinderanno con le bollicine Made in Italy durante i programmi di capodanno, da «Quelli che il calcio» al «Grande Fratello».

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