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Gli italiani affrontano la crisi risparmiando di più

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Locertifica il Rapporto sul risparmio curato da Bnl e dal centro di ricerca «Luigi Einaudi»: la percentuale di italiani che proprio non riesce a mettere soldi da parte è diminuita dal 69%, picco massimo registrato nel 2008, al 53% del 2009. Un tasso ancora alto (nel 1984 non risparmiava solo il 6,2% delle famiglie), ma che sottolinea come l'Italia «abbia tenuto anche grazie alla forza del suo risparmio e all'equilibrio dei suoi risparmiatori», come si legge nel Rapporto. Anche se sono tanti quelli che non ce la fanno a mettere soldi da parte, per il 69,9% degli italiani riuscire a investire una parte dei redditi è comunque «indispensabile» o «molto utile»: una conferma della nostra alta propensione al risparmio. Insomma, sono tanti i «risparmiatori frustrati», che vorrebbero risparmiare ma proprio non ce la fanno perché le spese di tutti i giorni si mangiano tutti i soldi disponibili. E tutto questo nonostante sia leggermente aumentata, rispetto al picco negativo del 2008, la percentuale di chi giudica il suo reddito «sufficiente» o «più che sufficiente»: è soddisfatto del proprio livello economico, infatti, il 57% degli intervistati, percentuale in crescita rispetto al 44% del 2008.

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