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Finanziaria, il governo pone la fiducia

Il presidente della Camera Gianfranco Fini

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Il governo ha posto la fiducia alla Camera sulla Finanziaria. L'Assemblea aveva prima votato l'articolo 1 con 275 sì, 236 no e un astenuto. Ad annunciare in aula la fiducia sullo stesso testo licenziato dalla commissione è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. Il ministro Vito ha posto la fiducia sul testo approvato dalla commissione a partire dall'articolo due: il primo articolo della Manovra, su cui non erano stati presentati emendamenti, era stato infatti un'attimo prima approvato dall'Assemblea. Quando Vito ha iniziato a parlare, dai banchi dell'opposizione è partito un ironico applauso, al quale se ne è aggiunto un'altro dai banchi della maggioranza. "È un incoraggiamento...", commenta Fini. E Vito, ringraziando, pone la fiducia.L'aula di Montecitorio voterà la fiducia alla legge Finanziaria domani alle 12. Il presidente della Camera definisce "deprecabile" la decisione del governo di porre alla Camera la questione di fiducia sulla Finanziaria perché "impedisce all'Aula di pronunciarsi sugli emendamenti". A dichiararlo è la terza carica dello Stato intervenendo davanti all'Assemblea di Montecitorio. Fini ha rilevato come "da parte dell'opposizione non ci sia stato alcun atteggiamento ostruzionistico" né in Commissione né in aula, che "i tempi contingentati avrebbero consentito di giungere all'approvazione della legge nei tempi previsti" e che pertanto "la scelta di porre la fiducia, che è una prerogativa legittima del governo, non è da considerare una decisione di carattere tecnico, ma una decisione attinente esclusivamente a ragioni di carattere politico".

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