I soldi per gli statali ci sono
Unprimo risultato dall'incontro con i sindacati del pubblico impiego, il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, lo ha ottenuto. Dopo aver confermato l'impegno del governo a trovare le risorse per il rinnovo dei contratti degli statali la Uil di Luigi Angeletti ha deciso di sospendere lo sciopero proclamato per il 21 dicembre. Anche la Cisl ha dato un segnale di disponibilità con la sospensione della manifestazione ideata insieme alla Uil davanti Montecitorio. Confermate invece le iniziative di mobilitazione a livello locale nei confronti delle amministrazioni, regioni ed enti, che «non hanno ancora onorato i contratti già sottoscritti». Risultato: per il pubblico impiego la trattativa procede su due livelli di mobilitazione, per gli statali e per i dipendenti egli enti locali. Sul piede di guerra resta invece la Cgil che invece mantiene lo sciopero proclamato per venerdì 11 dalle organizzazioni della scuola e del lavoro pubblico. E per confermare quanto le distanze dal sindacato guidato da Epifani e il ministro di Palazzo Vidoni siano abissali non è mancato il commento al vetriolo di Brunetta: «Mi sembra balzano fare uno sciopero per un contratto da rinnovare che non è ancora scaduto. Siamo seri». Da segnalare che la Cgil non è stata invitata agli incontri sindacali. A Cisl e Uil il ministro ha garantito l'intenzione di avviare i negoziati per il rinnovo dei contratti dei pubblici dipendenti per il triennio 2010-2012 e, dice il sindacato, a «formalizzare lo stanziamento delle ulteriori risorse necessarie» al rinnovo, sulla base del nuovo modello contrattuale sottoscritto ad aprile scorso. Per questo la Uil, dopo aver riunito le segreterie nazionale e di categoria Uil Pa, Uil Scuola e Uil Fpl, ha deciso la sospensione dello sciopero. Brunetta, spiega ancora la Uil «si è anche impegnato a convocare Regioni ed Enti locali, perché aderiscano anch'esse alla firma dell'accordo interconfederale, al fine di estendere a tutte le amministrazioni pubbliche l'accordo sul nuovo modello contrattuale». Per accelerare l'intesa Brunetta, ha inviato una lettera al presidente della conferenza delle Regioni Vasco Errani, al presidente dell'Upi Fabio Melilli e al presidente dell'Anci Sergio Chiamparino chiedendo loro di aprire un confronto per estendere anche alle Regioni e agli Enti locali l'intesa per l'applicazione dell'Accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 ai comparti contrattuali del settore pubblico», sottoscritto lo scorso 30 aprile 2009. Alle consultazioni ha partecipato anche la Confsal, la prima confederazione sindacale autonoma e fortemente rappresentativa nel pubblico impiego che ha accolto l'impegno del ministro ma ha confermato la mobilitazione. Intanto secondo un sondaggio della Crespi ricerche la riforma Brunetta è conosciuta e piace. Il 72% degli intervistati dichiara infatti di aver sentito parlare della riforma della Pubblica amministrazione voluta dal numero uno di Palazzo Vidoni e, seppur con percentuali diverse, vengono promosse alcune misure specifiche.