Contratto statali, si riparte
Partiranno oggi in tarda mattinata gli incontri delle organizzazioni sindacali con il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, sui contratti pubblici. Le sigle convocate, tutte tranne la Cgil che non ha firmato il nuovo modello contrattuale e sarà ascoltata in un successivo momento per l'illustrazione degli adempimenti in materia contrattuale - come ha fatto sapere lo stesso ministro della Pa, sulla base della riforma che porta il suo nome - saranno ricevute singolarmente a Palazzo Vidoni. Intanto restano in piedi gli scioperi proclamati dalla Funzione pubblica della Cgil e dalla Uil, rispettivamente per l'11 ed il 21 dicembre, e le mobilitazioni messe in campo dalla Cisl. Sono otto le sigle di categoria (oltre a Cisl e Uil, Ugl, Confsal, Cisal, Confedir, Usae e Cida) che oggi a partire dalle 13.00 circa, saranno quindi ricevute separatamente, ma è presto per dire con quali risultati. «Al momento resta tutto in piedi, faremo una valutazione dopo l'incontro», ha detto il segretario generale della Uil-Pa, Salvatore Bosco, sottolineando «l'anomalia» della convocazione che risulta cadenzata a distanza di una mezz'ora circa per i vari sindacati. «Innanzitutto deve esserci l'apertura del tavolo contrattuale e la certezza che il nuovo assetto venga rispettato dal governo, insieme alla disponibilità di risorse adeguate. Noi andiamo animati di buona volontà, ci aspettiamo che il governo sia coerente»; solo se ci saranno garanzie su queste «condizioni, potremmo pensare alla revoca delle azioni di lotta». Anche il segretario generale della Cisl-Fp, Giovanni Faverin, ha sottolineato che nel frattempo proseguono le mobilitazioni già partite a livello regionale e locale e in programma sino al 10 dicembre, quando è in calendario una manifestazione promossa dalla categorie di Cisl e Uil insieme davanti Montecitorio. Oltre a chiedere il rispetto degli accordi, Faverin ha inoltre ribadito la propria idea sui fondi per i rinnovi contrattuali: «Ogni ente, centrale e locale, deve accantonare le risorse necessarie tagliando consulenze e sprechi». I sindacati lamentano, infatti, l'insufficienza delle risorse in Finanziaria, sostenendo che la sola indennità di vacanza contrattuale prevista consentirà aumenti pari a circa 20 euro. La Fp-Cgil, guidata dal segretario generale Carlo Podda, si prepara intanto a scendere in piazza venerdì 11: «Il ministro tira dritto per la sua strada, noi tiriamo dritto per la nostra - si è limitato a dire - Ma c'è un contratto da fare». Per oggi pomeriggio, anche il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ha convocato le parti sociali per proseguire il confronto tecnico sulle modalità di regolazione delle forme partecipative dei lavoratori in azienda.