Si dimostra che Made in Italy non è solo moda o buon vino
Cosìquando parliamo di industria alle volte capita di imbattersi in realtà che presidiano segmenti di altissima tecnologia e proiettano l'Italia ai vertici mondiali. Questo è vero soprattutto nel settore dell'elettronica per la Difesa dove il nostro paese, con Finmeccanica, ma anche con altri nomi è decisamente all'avanguardia. Dalla radaristica, agli apparati per la guerra elettronica e le contromisure, passando per i grandi sistemi di controllo, sono diverse le aziende che competono da pari a pari con i colossi del settore. Un made in Italy che rappresenta un concentrato di tecnologia e innovazione. Stiamo, infatti, parlando di apparati per il disturbo delle fonti elettromagnetiche, i cosiddetti jammer, camere termiche per l'osservazione e l'acquisizione obbiettivi, radar o apparati per l'inganno dei missili. Navali, terrestri, o aerei, poco importa, perché il concetto è sempre lo stesso: contenuto squisitamente elettronico con priorità alla parte software, cuore pulsante di tutto il meccanismo. Quanto questi sistemi siano apprezzati lo dimostra il fatto che i loro acquirenti sono sparsi in tutto il mondo. Anche perché in tempi di ristrettezze di bilancio, le aziende italiane non possono più guardare solo al mercato interno, o ai tradizionali bacini di export, ma debbono aprirsi anche alle realtà in espansione, dal Brasile all'India, che investono molto nella Difesa. In questi paesi le imprese italiane hanno bruciato le tappe e sono presenti con i loro prodotti di punta, partecipando a gare e creando partnership con le industrie locali. In India, l'Italia è in pista per la gara del nuovo caccia - con Finmeccanica e le controllate. in Brasile c'è Selex Galileo che vende radar per gli aerei o Iveco che realizzerà il nuovo blindato per l'Esercito brasiliano. Esempi che testimoniano una realtà di eccellenza, seria, dinamica e pronta ad accettare le sfide della globalizzazione. *Senior Analyst Ce.S.I.