In arrivo 8,7 miliardi per le infrastrutture
Fumatanera per i piani regionali da finanziare con i Fondi per le aree sottoutilizzate, i famigerati Fas che dovrebbero aiutare a colmare il divario infrastrutturale nel Sud Italia, ma allo stesso tempo il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) stato largo di manica dando semaforo verde a progetti infrastrutturali per 8,7 miliardi di euro. Tra questi il Ponte sullo Stretto e le opere in Lombardia che supporteranno l'Expo 2015. Primo ok anche all'aumento delle tariffe aeroportuali che dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio 2010 con contestuali proteste, però, da parte delle compagnie e degli utenti che hanno annunciato ricorsi al Tar. Se il premier Berlusconi ha sottolineato che con il Cipe «sale a 23 miliardi di euro la cifra destinata alle infrastrutture dal nostro governo», il ministro per le Infrastrutture Matteoli ha parlato di «successo, considerato il periodo di crisi economica». Per il Ponte dello Stretto l'autorizzazione di spesa è di circa 1,3 miliardi di euro. Una cifra che consente di passare alla fase di progettazione e cantierizzazione dell'infrastruttura che collegherà la Sicilia alla Calabria. Arriva anche il sì alle opere in Lombardia per l'Expo. Per la Pedemontana lombarda, in particolare, le risorse sono pari a 4.166 milioni di euro, per l'asse stradale Lecco-Bergamo 130 milioni. Previsto poi il finanziamento per le metropolitane di Milano M4 e M5. Stanziati, poi, 200 milioni di euro per il ripristino di edifici pubblici in Abruzzo. «A questi vanno ad aggiungersi 800 milioni di euro del Fondo Letta», ha detto Matteoli spiegando dunque che per la ricostruzione post-terremoto c'è complessivamente un miliardo di euro. I fondi totali serviranno per il recupero degli edifici pubblici che ospitano servizi di natura essenziale e per la ricostruzione cosiddetta leggera (case classificate A, B, C). Parte il primo lotto da 500 milioni di euro per il Terzo Valico il ministro per lo Sviluppo economico o Scajola ha commentato: «Si tratta di un'opera di rilevanza strategica per la Liguria, segmento essenziale del corridoio comunitario Genova-Rotterdam, arteria fondamentale per l'economia nazionale e per il porto di Genova». Un miliardo al ministero dell'ambiente per le aree a rischio idrogeologico in Sicilia. Soldi anche per la tangenziale Napoli-Pozzuoli, l'aeroporto di Palermo e il nodo ferroviario di Bari.