La crisi non morde i big dell'industria
Èla fotografia che emerge dalla classifica che l'ufficio studi di Mediobanca ha stilato sulle principali società italiane, con Eni che si conferma al primo posto. La crisi sui conti delle imprese ha cominciato a vedersi nella seconda metà del 2008, anche per questo non c'è stata una caduta verticale e i segni diventeranno evidenti solo nel 2009. La media impresa ne ha risentito di più, ma i bilanci del 2008 delle big continuano a vedere fatturati in crescita con Eni (108,1 miliardi) che si conferma il primo gruppo italiano ed Enel (59,5 mld) che, grazie al consolidamento di Endesa, supera Fiat (59,3 mld). Solo Telecom, al quarto posto, ha un trend negativo (-3,8% fatturato a 29,8 mld) e tenuto conto che nei primi sei mesi del 2009 i ricavi sono ulteriormente scesi (-5,7%) potrà venir scalzata dal Gestore Servizi Elettrici (29,4 mld nel 2008) oggi in quinta posizione. Il sistema bancario italiano riesce a tenere la barra al centro anche se un segnale d'allarme arriva dall'elevata crescita degli incagli mentre soffrono assicurazioni e società di intermediazione immobiliare, queste ultime con un risultato d'esercizio dell'aggregato delle 39 società prese in considerazione nella ricerca Mediobanca, crollato a 56,7 milioni (-62,8%) e ricavi in calo a 417,4 milioni (-26%). Nella fotografia del sistema bancario, Mediobanca mette a fuoco le difficoltà che emergono in chiaroscuro guardando l'evoluzione dei crediti dubbi che complessivamente sono cresciuti del 44%. Il sistema dunque appare forte nel suo complesso, ma luci e ombre sono più nette tra gli istituti minori che risentono di più della crisi essendo più vicini al territorio, ma anche maggiormente vulnerabili.