Ripresa nel 2010, Pil migliora oltre l'1%
Pil in ripresa sia nel 2009 sia nel 2010 e una tenuta dell'occupazione «superiore alle previsioni». Lo rivela il Centro studi di Confindustria nella Congiuntura flash di ottobre spiegando inoltre che l'Italia ha «agganciato il rilancio internazionale come testimonia il deciso recupero della produzione industriale nel terzo trimestre, che diventerà più lento in autunno, stando alle attese delle imprese». Il report dell'associazione degli industriali - le cui stime positive sull'economia italiana si aggiungono a quelle fornite da altri report degli organismi internazionali - parla di una previsione sul Pil dell'anno in corso pari al meno 4,5 per cento (rispetto al -4,8 per cento delle previsioni di settembre) e di un valore «oltre l'1 per cento» per il 2010 (rispetto allo 0,8 per cento stimato lo scorso mese). Sul fronte occupazionale si evidenzia che la rilevazione sulle forze di lavoro in Italia ha mostrato nel secondo trimestre 2009 una tenuta superiore alle previsioni: -1,2 per cento annuo, contro il -6 per cento del Pil, e -0,3 per cento sul primo trimestre. Il tasso di disoccupazione è salito al 7,4 per cento dal 7,3 per cento del primo trimestre, contro l'8 per cento atteso. Ciò si spiega in parte con l'effetto scoraggiamento: la forza lavoro è calata di 40mila unità (-0,2 per cento). I segnali positivi si riconducono in gran parte all'effetto della Cassa integrazione guadagni (Cig), anche se - avverte il Centro studi -, in costanza di recessione, la cassa integrazione potrebbe rivelarsi strumento insufficiente. La "tenuta" si spiega soprattutto con "l'operare della Cig, dato che i cassintegrati formalmente non perdono il posto di lavoro. Sommando ai disoccupati l'equivalente di forza lavoro delle ore erogate di Cig, il tasso di disoccupazione italiano risulta dell'8,6 per cento nel secondo trimestre". Il documento segnala inoltre che "continuano ad aumentare le ore autorizzate di Cig: +13,3 per cento a settembre rispetto a luglio (dati destagionalizzati; agosto è un mese di difficile lettura per la concentrazione delle ferie). È sicuramente positiva l'azione della Cig nel salvaguardare i posti di lavoro, ma se la contrazione dell'attività si rivelerà duratura tale strumento potrebbe non essere più adeguato".