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L'industria italiana rialza la testa

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Primi segni tangibili e concreti che la ripresa è arrivata anche in Italia. Il primo è arrivato ieri dalla produzione industriale che ad agosto, secondo l'Istat, è cresciuta del 7% rispetto al mese precedente. Anche se il dato tendenziale è ancora fortemente negativo (-18,3%) la cifra fa pensare a un'inversione di tendenza rispetto alla crisi che ha attanagliato l'industria in questi mesi. L'Istat ha anche rivisto al rialzo il dato congiunturale di luglio (da +1% a +2,4%) e segnalato come il +7% di agosto sia il più alto dall'inizio delle serie storiche (1990). L'aumento congiunturale è dovuto soprattutto al buon andamento dei beni strumentali (+7%) e a quelli intermedi (+9,2%), mentre i beni di consumo segnano un +2% complessivo ottenuto grazie al boom della produzione dei beni di consumo durevoli (+7,3%) a fronte di un lieve calo di quelli non durevoli (-0,2%). Un rimbalzo consistente lo ha registrato la produzione di auto, con un +45,3% tendenziale ad agosto 2009 dovuto soprattutto ai bassi livelli produttivi dell'agosto del 2008. Grazie al dato Istat di luglio, l'Isae ha rivisto le proprie previsioni sulla produzione nel terzo trimestre portandole a un +5,5% sul trimestre precedente. Secondo l'Istituto di studi e analisi economica la produzione nell'intero 2009 dovrebbe diminuire del 16,6% rispetto al 2008. Per il Centro studi Confindustria il terzo trimestre dell'anno vedrà un aumento della produzione del 5,9% dopo cinque cali consecutivi. Il livello di produzione comunque resta del 20% inferiore al picco pre-crisi. Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola ha accolto con soddisfazione i dati, sottolineando che sono la conferma «che la ripresa è in corso e potrebbe essere più rapida consistente di quanto sinora previsto». Per il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, i dati Istat e quelli diffusi dall'Ocse «convergono nel disegnare una ripresa, ancora contenuta ma significativa rispetto ai mesi trascorsi». A spingere su la produzione anche il gruppo Fiat nel mese di agosto. Le stime sulla produzione in Europa indicano ad agosto un incremento del gruppo torinese dell'81,3% rispetto allo stesso mese di un anno fa (da 27.106 unità a 49.156). E buone notizie sul fronte europeo arrivano anche dalle immatricolazioni auto di settembre che, secondo gli analisti, cresceranno tra l'8 e il 9%. Una situazione che ha portato il titolo sopra la soglia dei 10 euro. A rafforzare l'idea che la ripresa economica sia dietro l'angolo anche il super-indice Ocse di agosto (il composite leading indicators), che segna complessivamente un aumento di 1,5 punti rispetto al precedente mese e di 0,6 punti in un anno. Tra i Paesi che hanno segnato ad agosto un incremento maggiore risulta l'Italia: +2 punti su base mensile e +10,4 punti su base annuale (il dato tendenziale più alto tra i Paesi considerati nell'analisi Ocse). Italia e Francia sono anche gli unici Paesi in cui viene indicata una «possibile espansione» mentre per tutti gli altri si parla di «ripresa».

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